‘The line’ la serie tv: uno sguardo su una guerra senza trincee

Dove sta il confine morale delle nostre azioni? The line racconta la storia di un gruppo di miliari della Navy Seal alle prese con un fatto che cambierà le loro sorti una volta tornati dalla guerra.

Su Apple TV potete vedere la serie The Line

The line, la storia

Nella guerra moderna non esistono trincee. Tutto è estremamente sfumato in un conflitto a fuoco, a tal punto da rendere impossibile stabilire quale sia il confine, superato il quale la guerra diventa solo un pretesto per colpire. Questa truppa Navy Seal dovrà fare i conti con un evento che porterà all’accusa di omicidio nei confronti del responsabile della squadra: il soldato Eddie Gallagher.

The line, la recensione

Il documentario appena uscito su Apple TV+ vede come produttore esecutivo nientemeno che Alex Gibney, autore di straordinarie inchieste come Mea Maxima Culpa: Silenzio nella Casa di Dio e Going Clear – Scientology e la prigione della fede.

Alla semplice lettura di quel nome ci si sente quasi rassicurati su cosa si andrà a guardare. The Line è un’insieme di scatti su diverse angolazioni. La scena è la stessa, l’Iraq, ma tutti sanno che la prospettiva è in grado di influire sul messaggio rivolto a chi la osserva. La situazione, del resto, non aiuta, essendo ambientata in uno dei momenti più delicati del conflitto contro l’ISIS.

Mosul era l’ultima roccaforte di questa organizzazione terroristica, e per questo terminare la missione significava molto per il governo americano. I Navy Seal sono le forze speciali per eccellenza, come ben racconta The Line attraverso spezzoni che vanno a interagire con la spiegazione dettagliata dei vari protagonisti. Queste truppe svolgono il loro compito con estrema precisione. Un coordinamento frutto di allenamento intensivo, che  solo pochi soldati riescono a sostenere nel tempo. Tutto ciò crea un forte legame che va oltre la battaglia. Un codice che nessuno aveva avuto il coraggio di attaccare. Fino ad ora.

Eddie Gallagher, da eroe a criminale

La svolta avviene subito dopo che questi commilitoni tornano a casa. Il successo è sotto gli occhi di tutti, ma Eddie Gallagher, il leader del gruppo, viene accusato di aver commesso crimini di guerra in Iraq. E in men che non si dica, quelle voci si fanno sempre più consistenti fino a essere trasmesse nei principali organi d’informazione americani. The Line compie una mossa intelligente quando si tratta di descrivere questo personaggio. Gallagher accetta di essere intervistato e quindi si espone di fronte alla telecamera. Il montaggio, di fondamentale importanza per questa docu-serie, andrà poi a pescare tra le varie dichiarazioni dei suoi colleghi che dopo quella missione decideranno di denunciarlo. The Line riesce a stravolgere le convinzioni di chi lo sta guardando, cominciando proprio dal soldato al centro di queste accuse. È un eroe, o un criminale? I suoi colleghi mentono, o dicono la verità?

Giustizia e spettacolo

Ad aggiungere ancora carne al fuoco ci pensano gli ultimi due episodi. The Line infatti non si ferma alle dichiarazioni e ai filmati della NCIS che si stava occupando del caso. I capitoli conclusivi si riferiscono alla campagna mediatica a favore di Eddie, e al processo che si sarebbe tenuto davanti a una giuria militare. Tutti elementi che non faranno altro che offuscare questa linea di confine di cui ormai si sono perse le tracce. Documentari come questi, così ricchi di dettagli e allo stesso tempo capaci di tenere in pugno l’attenzione dello spettatore, vanno visti per capire quanto sia facile alterare la verità cambiando semplicemente prospettiva e toccando le parti più soggettive e di conseguenza più malleabili di questo racconto.

Le zone d’ombra saranno sempre presenti in qualunque storia, ma The Line è un’inchiesta che guida con la persuasione, argomentando tutte le questioni attraverso i fatti e le testimonianze dei protagonisti.

La serie The line è stata prodotta da Jigsaw Productions