Si intitola Ciao Alberto il cortometraggio Pixar, disponibile su Disney+, strettamente collegato al film d’animazione Luca (qui per la recensione). Il film, ambientato in Italia e diretto dal regista italiano Enrico Casarosa, ha riscosso fin da subito grande successo. E, come quasi sempre accade nel mondo Pixar, è stato realizzato poi un cortometraggio con alcuni dei personaggi: qui, in particolare, Alberto, amico di Luca, e Massimo, il padre di Giulia che ha adottato il giovanissimo coprotagonista del lungometraggio.
Ciao Alberto: la trama
Il cortometraggio ruota attorno al personaggio di Alberto che, dopo aver letto una lettera del suo amico Luca, mostra allo spettatore la sua vita a Portorosso. Qui cerca di aiutare Massimo in casa e con il lavoro, ma non sempre tutto va nel migliore dei modi. Alberto fa di tutto per dare una mano all’uomo, apparentemente burbero e silenzioso, ma sembra che tutto sia contro di lui. Riuscirà a trovare un punto d’incontro?
La famiglia e i legami
Al centro c’è indubbiamente l’importanza dei legami affettivi. Già al nel lungometraggio al quale il corto è ispirato, la famiglia diventa il fulcro attorno a cui ruota tutta la storia. E in questo caso è una famiglia un po’ anomala, perché Massimo e Alberto non sono padre e figlio, anche se è come se lo fossero. Nessuno dei due lo dice o lo vuole ammettere, ma il loro legame è talmente forte che non hanno bisogno di parole o di altro per esprimersi. Lo sanno e basta. E l’aiuto che Alberto cerca di dare a Massimo è esemplificativo di ciò. Il giovane non lo aiuta per ricambiare l’ospitalità, ma lo fa perché si sente in dovere di farlo, in modo da poter essere considerato un figlio a tutti gli effetti.
Il divertimento e i richiami al lungometraggio
Come tutti i prodotti Pixar che si rispettino, anche in Ciao Alberto si fa comunque spazio l’elemento più divertente. La consegna del pesce da parte del giovane diventa un momento che strappa risate allo spettatore e che lo riporta al film originale, al quale questo cortometraggio si ricollega inevitabilmente. Torna non solo lo scenario di Portorosso che sa di estate (e di Italia), ma tornano anche i personaggi e le loro caratteristiche. Le dinamiche, ben più evidenti in Luca, sono comunque richiamate, in qualche modo anche qui.
Un inno all’amore
Se in Luca una delle chiavi del racconto è l’amicizia, in Ciao Alberto lo è sicuramente l’amore. Un amore che non è da intendersi obbligatoriamente come qualcosa di romantico. Anzi, è amore anche e soprattutto quello tra Alberto e Massimo. Naturalmente un amore diverso, ma pur sempre tale. Un amore così forte che è in grado di spezzare barriere e tabù considerati quasi insormontabili. Una boccata d’aria fresca, sempre necessaria e attuale.
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