Our Lady’s Peace (Mir Naše Gospe) scritto e prodotto per CZK Tivat, diretto da Vladimir Perović, è al Festival Mente Locale Visioni sul Territorio, in Emilia Romagna, dal 17 al 21 novembre 2021.
QUI I VINCITORI DELLA SCORSA EDIZIONE
Si tratta di un documentario breve e del nono lavoro come regista di Vladimir Perović, uno dei documentaristi più noti della “vecchia scuola di cinema jugoslava”.
Our Lady’s Peace è un incontro tra sacro e profano, tra spiritualità e materialità.
La trama di Our Lady’s Peace
La traduzione di Our Lady’s Peace è ‘la pace di Nostra Signora’. Il documentario racconta di come un piccolo santuario, Nostra Signora delle Rocce, situato su un’isola artificiale al largo delle Bocche di Cattaro (Boka Bay), in Montenegro, sia disturbato nella sua pace spirituale da un calpestio continuo di turisti, un vociare sconnesso di guide e dalla musica disco delle navi da crociera che circumnavigano l’isola quotidianamente.
La frenesia, il tumulto e la superficialità sono i nemici di questo santuario, espressione, invece, di calma e spiritualità.
Attorno all’isolotto e alla chiesa cinquecentesca, navigano ogni giorno navi dalle più piccole, per trasportare i turisti dalla terraferma, a quelle enormi da crociera, grandi decine di volte più del santuario, che rilasciano centinaia di visitatori.
Our Lady’s Peace mostra una giornata tipica sull’isola: all’alba il custode arriva, a bordo della sua barchetta a remi, per aprire il portale; dopo il tramonto, spegne la luce e lo chiude. Nella notte la pace del santuario è ancora minacciata dalla presenza di grandi navi con a bordo passeggeri nel pieno del divertimento notturno, presi dal ritmo della musica disco.
Lo stile
Vladimir Perović sceglie di mostrare tutto questo in Our Lady’s Peace con la tecnica del time-lapse. Vediamo così tante navi che, a velocità più che raddoppiata, attraversano l’acqua e raggiungono l’isola; migliaia di piedi superveloci varcano la soglia del santuario e calpestano il pavimento storico della Chiesa.
Questo ci permette di cogliere il tema della velocità. Immediato il rimando alla modernità professata dai futuristi, basata sulla distruzione del vecchio. In questo senso Our Lady’s Peace è un film futurista: mostra chiaramente quanto i ritmi veloci turbino la calma e la spiritualità tipiche di un santuario. Conseguentemente è un film moderno che ci parla attraverso la sua capacità di colpire lo sguardo. Vedere questo effetto del time-lapse produce un impatto visivo che i pensatori della modernità chiamavano shock. Anche il senso dell’udito è fortemente stimolato con le voci dei turisti e delle loro guide che si sovrappongono senza sosta nel corso del giorno; i suoni dei passi delle persone in visita; la musica dance proveniente dalle navi notturne sulla rotta dell’isola.
Poi ci sono le foto immancabili con gli smartphone. Tutti i turisti scattano quasi compulsivamente senza lasciare posto all’attenzione.
Quando cala il sole e la Chiesa viene chiusa, il regista ci dà la possibilità di fruire dei meravigliosi affreschi del santuario. E lo fa con la tranquillità che ci permette persino di leggere le incisioni e soffermarci sui volti dei soggetti ritratti. È un nuovo shock visivo, tanto gli occhi vengono assaliti dalla bellezza di queste decorazioni.
“Nostra Signora delle Rocce, un santuario su un minuscolo isolotto di fronte a Perast, in Montenegro, ha superato molte sfide. Può resistere agli assalti dell’era moderna incarnata nel sovra-turismo!? “
Vladimir Perović
Conclusioni
Our Lady’s Peace è un documentario che sconvolge i sensi e fa riflettere sull’invasività dell’era che viviamo, fatta di smartphone, navi giganti e mancanza di attenzione. Un vero assalto anche alla spiritualità e all’arte che un santuario rappresenta. Si riesce quasi a percepire la sofferenza vissuta da Nostra Signora delle Rocce. Un invito a ritrovare la nostra vita interiore e rallentare i ritmi quotidiani che ci avvolgono, lasciandoci inconsapevoli della profondità di sguardo possibile su tutto il nostro mondo.