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‘The King – Luci ed ombre del re’, di Eugene Jarecki: viaggio nel mito americano

Il documentario di Eugene Jarecki, con un confronto ardito, accosta la parabola di Elvis Presley con quella degli Stati Uniti, intraprendendo un viaggio nel mito americano

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È curioso che gli Stati Uniti, che hanno combattuto l’aristocrazia e che si vantano di essere la patria della democrazia moderna e della libertà, siano al tempo stesso produttori di molte figure regali, soprattutto legate all’industria dello spettacolo, e tendano spesso ad assumerne in prima persona il ruolo. Eppure è una contrapposizione portante nell’evoluzione sociale e culturale americana, che passa anche attraverso uno dei “re” più iconici di sempre: Elvis Presley, il Re del Rock and Roll. The King – Luci e ombre del re, documentario realizzato da Eugene Jarecki e presentato al Festival di Cannes del 2017, racconta proprio l’ascesa e il declino del cantante originario del Mississipi.

Lo fa in modo singolare e più che concentrare l’attenzione sulla vita e sulla musica di Elvis, sviluppa un ardito e brillante confronto tra la sua parabola e quella degli Stati Uniti, osservando in particolare gli ultimi 60 anni della storia americana. The King diventa così un’opera quasi saggistica che affronta i complessi e coincidenti mutamenti dei due soggetti, parlando di successo e dominio, di valori traditi, di terre promesse e di sogni utopistici. Il principale nucleo tematico attraverso cui il documentario intreccia il proprio discorso è il viaggio. Non solo figurativamente, seguendo le tappe artistiche di Elvis e quelle socio-culturali del paese, ma anche e soprattutto in senso proprio.

La mitologia del viaggio

The King Netflix Eugene Jarecki

Jarecki dispone il racconto geograficamente, tracciando gli spostamenti da Tupelo dove The King è nato, a Memphis dove è cresciuto, passando poi per New York, Hollywood, Friedberg e Las Vegas. Ognuno di questi luoghi e di questi viaggi assume un forte valore nel delineare la carriera e le scelte di Elvis ma soprattutto l’anima americana. D’altronde “in America la geografia è mitologica”, come disse Leslie Fiedler, uno dei più importanti critici letterari del Novecento, ed Eugene Jarecki sembra saperlo molto bene. The King, oltre a raccontarlo, prende direttamente la forma del viaggio, con la riesumazione della Rolls Royce posseduta da Presley dal 1963 che rivisita i luoghi narrati.

Nell’auto salgono musicisti, attori (come Ethan Hawke, Alec Baldwin e Ashton Kutcher), ballerine e persone comuni, che cantano, si confidano e rievocano l’icona di Elvis calata nel contesto statunitense. Un tour che si alterna a materiale di archivio e a interviste ad altri personaggi. È un’auto dunque che accoglie al suo interno l’America e che al tempo stesso la percorre, affrontando il mito con le sue luci e le sue ombre. In un paese forgiato da proclami di libertà e dal proverbiale sogno ma avviato verso un declino, con la hybris di chi ricerca la libertà e finisce con il voler avvicinare il Sole.

The king

L’osservazione di Jarecki parte dal presente, dall’ascesa politica di Donald Trump (The King è stato girato prima delle elezioni del 2016) e si riavvolge all’indietro, fino alla nascita di un altro celeberrimo ciuffo, seppur molto diverso. Ed è con le decisioni, le svolte e la carriera di Elvis Presley che il regista e gli intervistati rileggono il cammino dell’America, teso all’autodistruzione, non lesinando sugli aspetti più controversi del cantante di Tupelo. Un documentario dall’anima complessa ma appassionata, animato da un confronto che trova maggior vigore minuto dopo minuto e che, tra i numerosi viaggi, non dimentica quello musicale.

The King – Luci ed ombre del re è disponibile su Netflix.

Il trailer di The King – Luci ed ombre del re

The King - Luci ed ombre del re

  • Anno: 2017
  • Durata: 108'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Eugene Jarecki

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