Pride è un film diretto da Matthew Warchus, prodotto da Calamity Films e distribuito in Italia da Teodora Film. Presentato al Festival di Cannes nel 2014 nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, è stato premiato con la Queer Palm. Fra il cast, George MacKay, Andrew Scott, Imelda Staunton, Ben Schnetzer, Bill Nighy.
Pride La trama
Ispirato ad una storia vera, Prideracconta del gruppo attivista LGSM (Lesbians e Gays support the miners) che ha operato durante la prima metà degli anni ’80. L’associazione ha agito in aiuto dei minatori durante lo sciopero in seguito alle decisioni politiche di Margaret Thatcher.
Pride La libertà della propria identità
Il ventenne Joe, interpretato da George MacKay, compare qualche minuto dopo l’inizio del film; sarà uno dei personaggi più importanti, soggetto a un’evoluzione personale molto forte e commuovente.
Joe sembra imbattersi quasi casualmente nella parata; ci appare profondamente insicuro, vuole essere silenzioso, ma è chiaro che da parte sua c’è molta curiosità. L’interesse di chi si approccia a un mondo diverso dal proprio, a cui si avvicina con paura e voglia di scoprire insieme.
Offre subito il suo aiuto a un gruppo per portare lo striscione; è in imbarazzo, ma non si tira indietro, mentre cerca l’approvazione di persone che sente simili a lui, che potrebbero capirlo. Tutto ciò è sottolineato anche dal fatto che gli altri ragazzi urlano senza vergogna: “Gay e lesbiche sostengono i minatori”. Orgogliosi, immersi nella loro battaglia, mentre lui dice solamente “sostenete i minatori!”. Evita alcune parole proprio come se ne avesse paura, come se potessero fargli del male.
Pride e il percorso di consapevolezza del protagonista
Joe esce lentamente dal suo guscio; viene accolto e coinvolto dal gruppo, fino a stringere profonde amicizie. Comincia a crescere, a rendersi conto di non essere lui sbagliato, ma la società in cui vive. Mente alla famiglia, scappa, si butta in nuove esperienze, non ha più paura.
Insomma, guadagna molto in sicurezza; per la prima volta nella sua vita si sente nel posto giusto ed esprime una grandissima felicità. Una scarica incontenibile di emozione: quella di chi, finalmente, ha trovato la strada giusta per sè.
Alla fine della narrazione, il nostro protagonista è una persona completamente diversa, forte e orgogliosa.
Una delle scene finali lo mostra mentre, dopo aver lasciato alle sue spalle casa e famiglia, entra in un bar dove lo aspetta Steph, ragazza lesbica con cui ha stretto una profonda amicizia; la telecamera ci svela velocemente un giovane, seduto anche lui nel bar, da solo e visibilmente nervoso. Nel ragazzo rivediamo Joe un anno più giovane, spaventato e curioso come tantissime altre persone che si ritrovano in un mondo nuovo a fare i conti con la propria identità.
Trovare la propria famiglia
La famiglia non è sempre legata dal sangue, ma si trova dove ci si sente accolti e amati. Le varie sottotrame di Prideci mostrano esattamente questo; da Joe che trova supporto nel LGSM, a Cliff che in tarda età confessa alla sua amica e alla comunità del paese di essere gay. Personaggi che abbracciano dopo tanti anni la loro vera sessualità.
È particolarmente significativo il racconto che riguarda Cliff, poiché non si vede spesso la rappresentazione dell’omosessualità in persone avanti negli anni. Tutto presentato poi con impeccabili delicatezza ed efficacia..
Abbracciare il cambiamento
Tema chiave del film è il cambiamento che l’LGSM ha portato non solo nella comunità dei minatori, ma anche nella società. anche la storia di Gethin è molto commovente. Gethin si riavvicina alla madre dopo sedici anni in cui i due non si parlano; ci mostra come alcune persone possano informarsi, crescere, accettare ed accettarsi. E che c’è speranza per una maggiore apertura mentale anche da parte di chi in passato si è mostrato indifferente o contrario.
Pride
Anno: 2014
Durata: 120'
Distribuzione: Teodora Film
Genere: drammatico/romantico
Nazionalita: Regno Unito
Regia: Matthew Warchus
Data di uscita: 11-December-2021
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