Dopo “Dark Resurrection volume 1”, Angelo Licata ha ora aggiunto il prequel “Dark Resurrection volume 0” con Fausto Brizzi e Marco Martani, prodotto con 27000 euro grazie alle donazioni di quasi quattrocento fan di “Guerre stellari”.
Costato solo 7000 euro, fu nel Settembre del 2007 che i seguaci irriducibili della serie Star wars ebbero modo di visionare, presso il Fantafestival, il primo fanfilm italiano: Dark Resurrection volume 1di Angelo Licata, mediometraggio di un’ora circa iniziato come progetto amatoriale e girato tra Sanremo e Ventimiglia, che vedeva protagonisti Lord Sorran, Jedi Oscuro, e il suo apprendista, entrambi alla ricerca della conoscenza dell’universo, secondo un’antica leggenda contenuta in un tempio per il cui dominio vennero combattute molte guerre. Con la Giorgia Wurth di Ex (2009) e il vincitore de L’isola dei famosiSergio Muñiz inclusi nel cast, un vero e proprio fenomeno mediatico a cui lo stesso Licata ha ora aggiunto il prequel Dark Resurrection volume 0, in realtà nato come prologo dell’annunciato Dark Resurrection volume 2 e nel quale Sorran e un gruppo di esploratori s’imbattono dopo molti anni nel relitto della loro nave stellare più potente, la Resurrection, affrontandone i misteri alla ricerca del segreto dell’origine del lato oscuro.
Quindi, un altro tassello – questa volta di circa quaranta minuti – volto a costruire un nuovo pezzo della mitologia di Eron, vero fulcro di tutta la storia, e che si avvale addirittura della partecipazione – in qualità di attori, ma doppiati – di Fausto Brizzi e Marco Martani, rispettivamente regista e co-sceneggiatore proprio del succitato Ex. Altro tassello che, come il volume 1, va inteso esclusivamente quale appassionato omaggio alla saga creata da George Lucas, tanto più che è stato prodotto con 27000 euro grazie alle donazioni di quasi quattrocento fan di Guerre stellari che hanno inviato il loro contributo da tutto il mondo e che lo staff tecnico, quello artistico e il cast di attori hanno prestato la loro opera a titolo totalmente gratuito. Ma, soprattutto, un dittico che, realizzato con ampio ricorso ad effetti digitali, testimonia che non è affatto vero che in Italia non è più possibile concepire un cinema di genere e, in particolare, di fantascienza, secondo i grossi, cocciuti produttori nostrani incapace di ottenere successo. Per smentirli, basterebbe fargli notare che questo Dark Resurrection volume 0, presentato in anteprima mondiale al Teatro Ariston sanremese e messo a disposizione dei fan per la fruizione streaming gratuita a partire dalla notte di Giovedì 8 Settembre2011, ha registrato in una sola settimana oltre ventottomila visite.
Francesco Lomuscio
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