Nel 2015 esce nelle sale italiane Anomalisa, film d’animazione ideato dall’estro creativo di Charlie Kaufman in collaborazione con Duke Johnson. Prodotto per adulti, realizzato con la tecnica dello stop motion, viene presentato alla 72°edizione della Mostra del Cinema di Venezia, aggiudicandosi il Leone d’argento e il Future Film Festival Digital Award. Frutto di un crowdfunding e costato 8 milioni di dollari, nasce dall’omonima pièce teatrale del 2005 scritta dallo stesso Kaufman.
Anomalisa rappresenta l’ennesimo tentativo di portare il mondo dell’animazione agli adulti, confermando la stop motion non più come sola tecnica declinata a prodotti per bambini, ma come strumento artistico capace di affrontare tematiche più mature. Alle spalle del progetto ci sono tre anni di lavorazione, la creazione di 1261 volti e più di mille costumi e attrezzature di scena.
Video making of:
Anomalisa è un film romantico ed elegante che, attraverso un arco narrativo di poche ore, riesce a toccare la complessità dell’animo umano, caratterizzata da insoddisfazione, solitudine, amore e dolore. Il regista riesce in modo magistrale ad avvicinare lo spettatore ai due protagonisti, sospendendo l’artificio del mezzo plastico utilizzato. Il pubblico è portato ad empatizzare con loro non solo per i temi affrontati, ma anche grazie alla grande umanità dei pupazzi, ricavata tramite l’uso di un doppiaggio sporco, fatto di sospiri, errori e incertezze classiche del parlato. Kaufman applica la grammatica e gli strumenti del cinema classico, utilizzando dolly, primi piani e campi lunghi. Enfatizza inoltre la drammaticità del racconto attraverso la scelta di una color palette fredda e tagli di luce che colpiscono i volti dei suoi personaggi. Il film riesce pienamente nel suo intento di immedesimazione tanto da essere definito da Matt Patches, Senior Writer di Esquire: “Il film più umano dell’anno. Nonostante sia privo di esseri umani”.
Trama e analisi
Michael Stone, autore di un bestseller motivazionale per le aziende che si occupano di assistenza clienti, gira il paese infondendo sicurezza nella gente al punto da consentire ai suoi lettori di cambiare radicalmente la qualità del proprio lavoro. È un uomo di successo, ma profondamente infelice, che dimostra indifferenza nei confronti dell’amore, della famiglia e degli amici. L’insoddisfazione della vita privata viene spezzata dalla conoscenza di Lisa durante uno dei suoi viaggi di lavoro. Tra i due nasce una passione, ma destinata a frantumarsi.
Anomalisa non è, però, una semplice storia d’amore, ma un racconto sulla vita. Kaufman crea diversi livelli di lettura, seminando diversi indizi volti ad analizzare il film: il più evidente è il nome dell’hotel in cui alloggia Michael, l’hotel Fregoli. Questo nome deriva dall’omonima malattia per la quale il paziente si sente perseguitato da una singola persona. Questa, secondo il delirio del paziente, assume le sembianze di coloro che lo circondano. Il regista sfrutta il Fregolismo, sindrome della quale sembrerebbe afflitto il protagonista, per simboleggiare l’incomunicabilità e la condizione dell’uomo eternamente incompreso.
Secondo la visione di Michael, ogni persona, dal direttore dell’albergo al tassista, possiede lo stesso volto e la stessa voce, come un automa, un individuo costruito in serie. Se per lo spettatore questa anomalia risulta destabilizzante, per il protagonista rappresenta la normalità. La ripetitività dei volti e delle voci rafforza e sottolinea il mondo piatto e tedioso in cui vive Michael, in cui tutto sembra privo di originalità e anima. La svolta arriva con Lisa, l’unica a possedere una voce femminile e personale. La comparsa della donna provoca uno stravolgimento nella vita di Michael: la depressione dell’uomo lascia presto spazio al sentimento dell’amore. È lui stesso a soprannominarla “Anomalisa” poiché rappresenta una novità, l’anomalia perfetta nella sua quotidianità spenta e opprimente.
Il pensiero dell’autore
Dal film emerge il pensiero di Kaufman riguardo la vita e l’amore, concezione che trova la sua origine nel pensiero leopardiano. Per Leopardi, l’uomo nasce con l’incessante desiderio di felicità che, però, per natura, è inappagabile, in quanto illimitato e immateriale. L’umanitàvive così in un’eterna insofferenza e brama qualcosa che non può realmente soddisfare.
Per Michael, Lisa è l’oggetto del desiderio che, una volta ottenuto, perde la sua attrattiva e provoca nell’uomo la perdita dell’interesse originario e il successivo inseguimento di un nuovo desiderio ideale e incolmabile. La novitàdiventa così normalità. Lisa è condannata a diventare una copia come gli altri e perdere la sua autenticità. La conquista dell’oggetto del desiderio è quindi una felicità illusoria e momentanea, destinata a finire. L’uomo è così prigioniero di una vita fatta di ripetitività e felicità apparente.
Kaufman, con Anomalisa, porta sullo schermo un film capace di instillare nello spettatore diversi interrogativi a cui lui stesso non vuole dare una risposta universale. Il film, oltre a essere un grande spunto per domande esistenziali, è capace di ritrarre personaggi reali fatti di paure, desideri e fragilità. I suoi due protagonisti rappresentano l’uomo e la donna comuni che affrontano la vita tra difficoltà e speranza, la cui bellezza risiede nella loro consapevolezza di essere corpi vissuti, unici e imperfetti.
Anomalisa
Anno: 2015
Durata: 90'
Distribuzione: Universal Pictures
Genere: Romantico/Drammatico
Nazionalita: Stati Uniti d'America
Regia: Charlie Kaufman
Data di uscita: 25-February-2015
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