Uno degli incontri più attesi alla Festa del Cinema di Roma: quello con Marco Bellocchio. Il punto di riferimento della nostra cinematografia. Autentico, sempre. Capace ogni volta di sorprendere nelle prospettive visive e narrative da cui ha osservato e continua ad osservare l’uomo, la società, i sentimenti, la ragione, i sensi. Dal rivoluzionario I pugni in tasca passando per Vincere, Il Traditore e il più recente Marx può aspettare.
Alla presenza di Antonio Monda, direttore artistico della Festa del Cinema di Roma, moderato dal critico cinematografico Alberto Crespi e dal professore di studi cinematografici americano Richard Peña, l’incontro ha dato la possibilità al regista di ripercorrere tutte le tappe della sua lunga e fecondissima carriera.
Il cinema d’autore e la formazione
Marco Bellocchio si è formato sul terreno fertile della Nouvelle Vague e del Cinema Italiano. Specie dal secondo (Fellini, Antonioni e soprattutto Visconti), il giovane Bellocchio ha tratto ispirazione. Non a caso cita Senso di Luchino Visconti, nella commistione tra teatro e cinema realistico, come il film che più lo ha influenzato.
Anche il Free cinema, tra le nuove onde delle cinematografie nazionali tra gli anni ’50 e ’60, scoperto nel suo periodo inglese dopo il diploma al Centro Sperimentale, è stato fonte di forte ispirazione per Bellocchio. Gioventù, amore e rabbia di Tony Richardson fu una vera e propria rivelazione per le immagini, le scene e i comportamenti di Tom Courtenay che lo ‘scioccarono’. “In quel film il protagonista si ribella ad un potere violento che lo aveva oppresso, anche se in una lotta destinata alla sconfitta”.
Marco Bellocchio è entrato al Centro Sperimentale di Cinematografia seguendo i corsi di recitazione. Fu Andrea Camilleri, docente del Centro Sperimentale, che lo incoraggiò verso la regia. La chiave dell’azzardo che da sempre caratterizza il suo cinema, Bellocchio l’ha confermata anche nella scelta degli attori da legare ai propri film: abbastanza diffidente nel coinvolgere Mastroianni, Sordi, Manfredi, Tognazzi, Gasmann, lontani nel genere che rappresentavano in quel periodo dalla sua idea di cinema. Per La Cina è vicina, per esempio, avrebbe potuto avere uno di loro, ma scelse Glauco Mauri.
Esterno notte, la serie
Tra approfondimenti sul alcuni elementi presenti nella sua fimografia come il melodramma, l’ateismo, arrivano le clip inedite del suo ultimo lavoro: Esterno Notte, una serie dedicata al rapimento e all’assassinio di Aldo Moro. Che ha come protagonista Fabrizio Gifuni, anche lui presente in sala, tra il pubblico.
Dopo diciotto anni da Buongiorno, notte Marco Bellocchio ritorna al caso Moro. Esterno notte si concentra su ciò che negli stessi giorni del rapimento accadeva all’esterno del nascondiglio dei brigatisti. “Lo spunto è stato per me una foto: Aldo Moro in doppio petto su una spiaggia di Torvaianica con la figlia, circondati da tanti bambini in costume”. Da qui, la voglia di ribaltare il campo rispetto a Buongiorno, Notte un film tutto interno con Moro prigioniero. Esterno Notte vive esternamente la prigionia del Presidente del Consiglio.
Prima Scena
Siamo in un ospedale completamente blindato dalle forze dell’ordine: Cossiga, Zaccagnini e Andreotti fissano un sopravvissuto Aldo Moro in un letto di ospedale: è stanco, quasi in trance. La voce fuori campo del Presidente del Consiglio – Fabrizio Gifuni – ringrazia le Brigate Rosse che lo hanno liberato. Comunica la rinuncia alle cariche politiche, sia presenti che future. Il divorzio dalla Democrazia Cristiana.
Seconda Scena
12 marzo del 1978: quattro giorni prima del rapimento in via Fani, Aldo Moro osserva con tristezza dal balcone della sede della Democrazia Cristiana una rivolta della classe operaia.
Terza Scena
Papa Paolo VI (Toni Servillo) dubita delle capacità politiche di Aldo Moro, dopo il ritrovamento di una lettera che l’allora ministro Moro avrebbe scritto al Cardinale Siri quindici anni prima: Moro chiedeva l’apertura ai Socialisti e il benestare ai Comunisti perché potessero appoggiare il Governo.
Prodotto da The Apartment, Kavac Film, in collaborazione con Rai Fiction, Esterno Notte andrà in onda su Rai 1.