Napoleone. Nel nome dell’arte: Jeremy Irons racconta l’’esclusivo docu-film su Bonaparte.
Diretto da Giovanni Piscaglia, il documentario è scritto da Didi Gnocchi e Matteo Moneta, da un soggetto di Gnocchi.
Prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital in partnership con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia, sarà in sala solo dall’8 al 10 Novembre.

Napoleone. Nel nome dell’arte : il racconto
Punto di partenza del film è l’incoronazione di Napoleone a re d’Italia nel Duomo di Milano il 26 maggio 1805. Un momento che sottolinea lo stringente legame col mondo greco-romano, con quello rinascimentale e persino con l’eredità longobarda, rappresentata dalla Corona Ferrea che volle indossare al culmine della cerimonia.
Il documentario seguirà anche il restauro del manto indossato quel giorno da Napoleone e degli oggetti cerimoniali che lo accompagnavano.
Prima della morte, Napoleone pensava che i posteri lo avrebbero ammirato non solo per le battaglie, ma per avere portato al popolo cultura e bellezza, creando la scuola pubblica e l’idea moderna di museo universale.

Napoleone. Nel nome dell’arte: le imprese
Scrittore mancato, lettore compulsivo, ammiratore dell’arte e della sua forza di comunicazione.
Napoleone fu spinto alle sue imprese dalla brama di potere e di gloria, ma anche dal bisogno di conoscenza e dall’ambizione di associare la sua immagine alle grandi civiltà del passato.
Mente infaticabile, memoria prodigiosa, appassionato di ogni disciplina, Napoleone trasformò il suo naturale senso di superiorità in istinto paterno: i cittadini dell’Impero erano per lui figli da educare.

I luoghi del docu-film
Impreziosito dalla colonna sonora di Remo Anzovino, Napoleone. Nel nome dell’arte, attraversa con il suo racconto l’Europa.
Milano, scelta come prima capitale del regno d’Italia, città di forti simpatie napoleoniche, è il luogo fondamentale. La macchina da presa accompagna lo spettatore dalla Biblioteca Nazionale Braidense, alla Pinacoteca di Brera fino all’arrivo a Roma. Il film racconta anche l’odissea delle opere partite per Parigi e tornate a casa, in silenzio, di notte, nel 1816, grazie all’impegno di Canova.
Nelle sale del Louvre sono approfonditi i criteri scientifici ed enciclopedici con cui era organizzata l’esposizione delle opere e ammirare l’incoronazione di Napoleone e Giuseppina di Beauharnais il 2 dicembre 1804, in Notre-Dame, opera monumentale di Jacques-Louis David. Una parentesi toscana conduce poi lo spettatore a San Miniato, luogo d’origine dei Bonaparte, e all’Isola d’Elba, dove i libri che l’Imperatore portò con sé nell’esilio permettono di parlare del suo amore ossessivo per la lettura, della sua memoria eccezionale.

Napoleone. Nel nome dell’arte, distribuito da NEXO Digital, è in sala l’8, 9 e 10 Novembre.
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