Libertad: alla Festa del Cinema di Roma, il primo lungometraggio di Clara Roquet, con Maria Morera, Nicolle Garcia e Nora Navas, prodotto da Lastor Mediae Avalon in Co-produzione con Bulletproof Cupid.
Il film è distribuito da Playtime.
Di cosa parla Libertad
Una ragazza quindicenne, Nora, vive con la sua famiglia sulla costa spagnola. Con lei ci sono sua nonna, malata, e la sorella più piccola: non ha una grande compagnia. Fino all’arrivo di Libertad, colombiana, coetanea, che sa come si fa con i ragazzi. Libertad è figlia della domestica, per cui la loro amicizia deve restare segreta. Le due ragazze sono molto diverse l’una dall’altra, ma nascerà un’amicizia destinata a lasciare il segno.
Una storia fortemente caratterizzata dal tema della diversità culturale, e nazionale, che si manifesta in tutte le sue sfaccettature.
Libertad nasce a seguito della lavorazione di un precedente lungometraggio di Clara Roquet: El adiós. “Cercavo attrici non professioniste per il ruolo della badante e perciò ho incontrato molte donne colombiane, boliviane ed ecuadoriane. Le loro storie mi hanno colpita: la maggior parte di loro ha dovuto lasciare i figli nei Paesi d’origine per venire a occuparsi di altre famiglie in Spagna”, ricorda la regista.
La storia è raccontata dal punto di vista di Nora, che tra le due è la privilegiata e attraverso questa lente si esplorano le possibilità di maturazione di una amicizia adolescenziale condita da evidenti differenze sociali e culturali.
La regista
Clara Roquet è nata nel 1988 a Vic, Spagna, ha studiato cinema a Barcellona, all’Università Pompeu Fabra. Poi sceneggiatura alla Columbia dove ha anche insegnato. La sua carriera inizia proprio come sceneggiatrice. “Mi considero soprattutto una sceneggiatrice”, sottolinea la regista e sceneggiatrice di Libertad. La sua produzione cinematografica, infatti, è incentrata soprattutto sulla scrittura. È autrice, per esempio, della sceneggiatura di 10.000 Km(2014), diretto da Carlos Marques-Marce, con la quale ha vinto il premio Gaudí. È la storia di Alex e Sergi, coppia che vive il loro amore separatamente tra la Spagna e gli Stati Uniti: utilizzare i mezzi tecnologici li metterà in difficoltà.
Dietro la macchina da presa ha esordito con il cortometraggio citato sopra, El adiós (2015), presentato al Festival di Toronto, candidato agli European Film Awards, vincitore del BAFTA Student Film Award e del premio Gaudí. Racconta la storia di una badante boliviana presso una donna catalana, nel giorno del funerale di quest’ultima.
Ha diretto un secondo corto: Les bones nenes, la storia di due sorelle tra l’infanzia e l’età adulta alle prese con un cavallo della loro fattoria rimasto senza un occhio.
Poi alcuni episodi di serie TV, Tijuana(2019) e Escenario 0(2020), e Libertad di cui è autrice della sceneggiatura.
“Nel corso dei miei studi alla Columbia University, ho scoperto di essere così affezionata a certe storie da non poter lasciare che siano dirette da qualcun altro. Libertad è uno di questi casi”.