Con il trailer quale contenuto extra, è disponibile in dvd per CG Entertainment (www.cgentertainment.it) Ostaggi, primo lungometraggio diretto dall’attrice Eleonora Ivone. Lungometraggio che prende spunto dall’omonima pièce teatrale di Angelo Longoni, il quale figura qui proprio in qualità di sceneggiatore insieme alla regista. Regista che, tra l’altro, ricopre nel film il ruolo di una negoziatrice affiancata da un Alessandro Haber commissario.
Mentre a fare da protagonista principale alla circa ora e mezza di visione è un Gianmarco Tognazzi andato fuori di testa.
In quanto piccolo imprenditore che, vessato dalle cartelle esattoriali, s’improvvisa rapinatore per poi rinchiudersi con tanto di bottino all’interno di una panetteria. Attività dove prende in ostaggio il titolare Francesco Pannofino e alcuni clienti, a cominciare dalla ex infermiera riciclatasi prostituta in proprio Vanessa Incontrada. Clienti comprendenti venditore ambulante Jonis Bascir; passando per una Elena Cotta pensionata cardiopatica e dai guizzi rivoluzionari.
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Tanto da essere pronta anche a tenere testa ad un Pannofino che, invece, non manca di sfoggiare un aggressivo comportamento dalle tendenze fortemente razziste. Rappresentando soltanto due soggetti del campionario umano che incarna in maniera evidente la sintesi di una sempre più stressata e isterica Italia d’inizio terzo millennio. Un’Italia spaziante in Ostaggi dall’operaio che si alza alle cinque del mattino per andare a lavorare a chi si ritrova perseguitato da strozzini e creditori.
Man mano che non mancano dialoghi riguardanti mutui da pagare e tasse.
E che Ostaggi attinge chiaramente dalla celluloide d’azione e dalla commedia per concretizzarsi in una vera e propria black comedy. Una gradevole black comedy che, sostenuta da un cast in ottima forma, pur affrontando una tematica piuttosto triste tende a non prendersi mai troppo sul serio. Annoverando tra le sue migliori sequenze quella tutt’altro che ironica della telefonata tra Tognazzi e la figlia. Fino a condurre il tutto verso un’imprevedibile conclusione.