La Mostra del Cinema di Venezia ha deciso di dedicare quest’anno una particolare attenzione al tema e alla discussione sui Diritti fondamentali dell’Uomo. Si intitola infatti CINEMA E DIRITTI UMANI la speciale sezione del Festival che apre oggi Giovedì 8 settembre e fino a Sabato 10, che vede in programma proiezioni di opere di autori di nazionalità diverse coinvolti nel cruciale tema delle libertà e della dignità oppresse ogni giorno in tutto il mondo.
Tra i film presentati in anteprima, Io sono – Storie di schiavitù di Barbara Cupisti, documentario sullo scandaloso commercio, nel nostro Paese, di donne e uomini in cerca di una terra e un futuro più accoglienti, e l’opera realizzata in clandestinità da Jafar Panahi e Mojtaba Mirtahmasb, This is not a film, il toccante diario filmato sulla condizionedi Panahi – maestro di cinema internazionale costretto dal regime di Teheran all’inibizione dal suo mestiere e dalla libertà di circolazione.
Una sezione che intende inviare attraverso la lente comunicativa del cinema un messaggio di libertà e di allarme alla comunità internazionale. Allarme fattosi drammaticamente più forte in queste ore, dall’arrivo della notizia che Mojtaba Mirtahmasb, il co-realizzatore di This is not a film, è stato fermato a Teheran e si è visto confiscare il passaporto dalle autorità aeroportuali iraniane mentre stava imbarcandosi per l’Europa, proprio per presentare il film; e proprio a Venezia era atteso per Sabato.
Un’irruzione della cronaca che sarà al centro anche dell’incontro di chiusura della manifestazione, Sabato 10 settembre alle 15.30, presso lo spazio di Cinecittà Luce all’Hotel Excelsior.
La sezione CINEMA E DIRITTI UMANI è presentata al Festival di Venezia da Cinecittà Luce, Rai Cinema, Amnesty International e l’Associazione Articolo 21, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.