Autore di tanti film, ma soprattutto di una delle trilogie più note della storia del cinema, Peter Jackson compie oggi 60 anni. Di seguito vi proponiamo una lista dei suoi film più celebri.
I primi film di Peter Jackson
Attore, produttore, sceneggiatore e regista. Peter Jackson ha iniziato la propria carriera alla fine degli anni ’80. Il primo titolo è Fuori di testa, film splatter che lo ha visto anche davanti alla macchina da presa come uno degli interpreti. Il film successivo è stato Meet the Feebles, comico e satirico, al quale ha fatto seguito Splatters – Gli schizzacervelli che fonde horror splatter e comico. Nel 1994 è la volta di Creature del cielo, film che segna il debutto assoluto sullo schermo di Kate Winslet. E nel 1996 arriva la commedia horror Sospesi nel tempo con Michael J. Fox.
La trilogia che lo ha consacrato: Il Signore degli Anelli
La vera consacrazione che fa entrare Peter Jackson nell’olimpo dei grandi arriva con una trilogia che ha fatto la storia. Una trilogia prima cartacea e letteraria e poi portata sul grande schermo proprio dal regista neozelandese. E che gli è valsa riconoscimenti in tutto il mondo con tanto di premi Oscar (e non solo). Si tratta de Il Signore degli Anelli. E più precisamente dei seguenti titoli: Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, Il Signore degli Anelli – Le due torri, Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re. Arrivati sullo schermo nel giro di tre anni, dal 2001 al 2003, i film si basano sulle opere omonime di J. R. R. Tolkien.
Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello
La storia ha inizio quando l’Unico Anello, forgiato da Sauron per controllare la Terra di Mezzo, finisce, secoli dopo, nelle mani di Bilbo Baggins. Mentre a Hobbiville si celebra il suo compleanno, lo hobbit indossa l’anello per fuggire dalla festa, diventando invisibile.
Gandalf (Ian McKellen), stregone e amico di vecchia data dello hobbit, interviene persuadendo Bilbo a lasciare l’anello al nipote Frodo (Elijah Wood), al quale rivela la natura oscura dell’oggetto. Frodo, osservato da Sauron, parte per il villaggio di Brea, in compagnia di Samvise Gamgee, Meriadoc Brandibuck e Peregrino Tuc. Qui Frodo è attaccato dai Nazugl e salvato da Grampasso (Viggo Mortensen), mentre Gandalf si reca da Saruman Il Bianco, credendolo un alleato. Ma la caccia dei Nazgul continua e Frodo viene ferito. La principessa elfica Arwen (Liv Tyler) lo conduce dal padre, re Elrond, a Gran Burrone dove lo hobbit si offre di distruggere l’anello, gettandolo nelle fiamme del Monte Fato. Con lui c’è la Compagnia dell’Anello, guidata da Gandalf e composta dai tre fedeli hobbit, dal nano Gimli, dall’elfo Legolas (Orlando Bloom), da Boromir e Aragorn, alias Grampasso. Giunti alle miniere di Moria, un Balrog rende necessario il sacrificio di Gandalf. Aragorn chiede ospitalità a Galadriel (Cate Blanchett), mentre Boromir (Sean Bean) inizia a subire il richiamo dell’anello e tenta di sottrarlo a Frodo e deve decidere se seguire la sua brama di potere.
Il Signore degli Anelli – Le due torri
La storia riprende dalla conclusione de La compagnia dell’anello. Frodo (Elijah Wood) e Sam, fuggiti dall’attacco degli Uruk-hai, si dirigono a Mordor ma Gollum, bramoso di ottenere l’Unico Anello, li segue a distanza. I due hobbit lo catturano, con la promessa di liberarlo solo dopo che li avrà condotti a Monte Fato. Avido di potere, Saruman (Christopher Lee) mette a ferro e fuoco la regione di Rohan, segretamente aiutato da Grima Vermilinguo che ha stregato il re, Théoden.
Dopo aver permesso a Frodo di mettersi in salvo, Merry e Pipino sono finiti nelle mani degli Orchi ma, ai margini di Fangorn, scoppia una rissa tra i loro aguzzini e i due hobbit fuggono, imbattendosi negli Ent della foresta. Aragorn, Legolas (Orlando Bloom) e Gimli li stanno cercando ma nella foresta incontrano Gandalf (Ian McKellen), che credevano morto.
Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re
Il film si apre sul racconto del passato di Gollum che un tempo era il giovane hobbit Sméagol, prima di essere corrotto dalla natura malvagia dell’Unico Anello. Ad Isengard, distrutta dagli Enti, Merry e Pipino si ricongiungono alla Compagnia, dopo il ritrovamento del Palantir di Saruman (Christopher Lee). Pipino, stregato dal richiamo dell’oggetto oscuro, attira su di sé l’occhio di Saruman e ha delle terribili visioni sul futuro.
Gandalf (Ian McKellen) e lo hobbit partono così alla volta di Gondor, dove il reggente Denethor, padre di Boromir e Faramir, è ormai preda della follia.
Considerato il successo della saga, è stata confermata anche la realizzazione di una serie tv. Per saperne di più leggi:
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Altri due film di Peter Jackson
Dopo il grande successo della trilogia de Il Signore degli Anelli, Peter Jackson si mette all’opera con due nuovi film. Il primo è King Kong. Esso è il secondo remake del film omonimo del 1933, ed è interpretato da Naomi Watts, Jack Black, Adrien Brody e, tramite motion capture, da Andy Serkis nei panni di King Kong. Film che gli è valso la vittoria di tre premi Oscar su quattro candidature. Dopo quattro anni da questo film Peter Jackson decide di rimettersi all’opera con Amabili resti con protagonista la giovanissima Saoirse Ronan.
Una seconda trilogia di successo
Visto e considerato il riscontro più che positivo, sia di pubblico che di critica, riguardo la trilogia de Il Signore degli Anelli, il regista decide di realizzare una nuova trilogia: quella de Lo Hobbit. Lo fa scrivendo lui la sceneggiatura, insieme ad altri, e rifacendosi, solo in parte, alle opere di Tolkien. È così che dal 2012 al 2014 esce, ogni anno, un film della trilogia che rappresenta il prequel di quella precedente: Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate.
Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato
Il protagonista della vicenda è Bilbo Baggins (Martin Freeman), che narra nel libro, contenente le sue memorie, della riconquista del regno di Erebor. L’avventura dello hobbit inizia con la visita inaspettata dello stregone Gandalf (Ian McKellen) e di Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage), erede al trono del regno dei nani, distrutto dalla furia del drago Smaug. Nonostante il grande pericolo, Bilbo decide di aggregarsi alla missione e, con il ruolo di scassinatore si prepara ad affrontare la Montagna Solitaria che conduce segretamente a Erebor. La compagnia, formata da Biblo, Thorin, Kili (Aidan Turner), Fili (Dean O’Gorman), Balin (Ken Stott) e altri valorosi nani, si mette in viaggio.
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Lo Hobbit – La desolazione di Smaug
Il film si apre con un flashback del primo incontro tra Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage) e Gandalf (Ian McKellen). Quest’ultimo convince l’erede al trono di Erebor ad assoldare uno hobbit come ‘scassinatore’, per rubare l’Arkengemma e sconfiggere Smaug. Nel presente la compagnia dei nani, Bilbo Baggins (Martin Freeman) e lo stregone si rifugiano dal Mutapelle Beorn. Sotto consiglio della dama elfica Galadriel (Cate Blanchett), Gandalf e Radagast cercano di scoprire chi si celi dietro al Negromante. La verità sulla nuova malvagia minaccia sconvolgerà i due stregoni.
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Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate
Il malvagio drago Smaug (Benedict Cumberbatch), adirato per l’inganno di Thorin Scudodiquercia (Richard Armitage), sferra un potente attacco a Pontelagolungo. L’intervento di Bard (Luke Evans), che colpisce il drago con la leggendaria Freccia Nera, salva gli abitanti del villaggio. Intanto, Kili (Aidan Turner) tenta di ricongiungersi alla compagnia sulla Montagna Solitaria.
Prima di partire, il nano dichiara il suo amore all’elfa Tauriel (Evangeline Lilly). Quest’ultima, dopo aver appreso da Legolas (Orlando Bloom) di essere stata bandita per sempre dal Re Thranduil (Lee Pace), parte alla ricerca dell’orco Bolg, per evitare che possa aiutare Azog. Intanto, Thorin contrae una malattia che scatena la brama di possedere L’Arkengemma, rubata segretamente da Bilbo Baggins (Martin Freeman).
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Per saperne di più su Tolkien, segnaliamo il biopic su Disney+. Leggi qui la recensione
Peter Jackson e i film: non solo regista
Sarebbe errato associare al nome di Peter Jackson solo film ai quali ha partecipato come regista. E sarebbe altrettanto sbagliato associare il suo nome solo a lungometraggi. Il regista neozelandese, infatti, ha diretto anche tre documentari e un cortometraggio. È stato sceneggiatore e produttore, ma anche attore con alcuni camei proprio nei suoi film di maggiore successo.
Insomma ci si può aspettare (ancora) di tutto da questo “artista”.
Adesso, per esempio, sta preparando un documentario sui Beatles per Disney+. Qui per saperne di più