Al Bif&st, un evento speciale: Leos Carax, in una conversazione moderata da Jean Gilli, racconta la realizzazione di Annette.
Premio alla Regia al Festival di Cannes 2021, il film è stato proiettato al Teatro Petruzzelli.
Al termine dell’incontro, il cineasta ha ricevuto il Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence.
Leos Carax è un personaggio molto schivo ed enigmatico; lo si può intuire facilmente dalla straordinarietà delle sue opere, non facilmente identificabili in un genere o in uno stile. E anche dal suo essere un po’ fuori dagli schemi: cappello da artista bohémien, cappotto di lana nonostante le temperature estive, sigaretta in bocca sul palco mentre riceve il premio.
Un regista che sembra più un rocker anni ’70, con i suoi tatuaggi in bella vista e l’aria un po’ dannata; restìo a parlare dei suoi film, lui segue visioni più che idee, come un musicista compone immagini e flussi di pensieri disordinati.
Annette un film tra realtà e rappresentazione per Leos Carax
Annette è un film che si muove sul doppio binario realtà/rappresentazione; simbolo visivo di questo contrasto che sembra non trovare mai una sintesi è una strana creatura, una marionetta che ricorda Pinocchio, un artificio frutto di un gioco teatrale più che da un autentico atto d’amore tra una cantante lirica dalla bellezza eterea e tragica, Ann (Marion Cotillard) e un brillante attore teatrale Henry (Adam Driver).
Annette
Carax non dice molto sui significati del film (come lui stesso dichiara, non ama rispondere alle domande). Tuttavia, svela la lunga gestazione di un’opera complessa come Annette. Il musical, costruito sulle partiture sinfoniche degli Sparks, dirette dallo stesso Carax, ha richiesto una lavorazione di otto anni. Su circa cento musiche, ne sono state scelte una quarantina.
Un’opera complessa
Il progetto che vede in prima linea Driver ha richiesto uno sforzo produttivo notevole: il musical è stato girato in più teatri tra USA, Francia, Belgio, Germania e Giappone, anche se la narrazione filmica si svolge a Los Angeles.
Altro aspetto interessante rivelato dal regista riguarda le canzoni: le performance canore degli attori sono state girate interamente dal vivo; nel caso della Cotillard che interpreta una talentuosa soprano, la voce dell’attrice si sovrappone a quella di una cantante lirica.
Leos Carax ha più volte detto quanto sia stato fondamentale il supporto di un team tecnico preparatissimo per la realizzazione di Annette, in primis la direttrice della fotografia Caroline Champetier.
I miei collaboratori mettono ordine al mio caos – ha ribadito il cineasta durante l’incontro.
Un caos creativo che Carax riesce a fatica a spiegare, parlando nello specifico del film, delle sue metafore e dei diversi livelli narrativi. La scelta di una marionetta anziché di una bambina in carne e ossa per il ruolo di Annette, in realtà, è avvenuta solo per una esigenza produttiva ben precisa: il regista ha spiegato che sarebbe stato difficile trovare una bambina di età differenti con doti canore tali da poter interpretare un piccolo prodigio e tener testa ad attori come Adam Driver.
Scetticismo del regista Leos Carax verso lo streaming
Sulle piattaforme streaming, l’autore esprime chiaramente la sua opinione:
Le piattaforme sono come il Covid: vogliono che restiamo a casa.
Carax rivela, inoltre, il suo amore per la musica e il suo desiderio di diventare un compositore, un cantante o un musicista:
Quando ero giovane, volevo fare un film con la musica ma la musica mi ha rifiutato.
Con Annette, questo sogno, a lungo rimasto in un cassetto, è diventato realtà:
Fare un film, lasciando poco spazio alle parole, dando la priorità alla musica è un’esperienza bellissima.
Annette arriverà nelle sale italiane, distribuito da I Wonder Pictures, in collaborazione con Koch Media e Wise Pictures.
Annette” l’amore e l’odio secondo Leo Carax