Nine perfect strangers , serial Tv su Prime Video e firmato Hulu, si conclude dopo sette episodi lasciando indietro un grande punto di domanda e qualche dubbio.
Non è facile assumere una posizione netta dinanzi ad un prodotto televisivo certamente ottimo dal punto di vista tecnico e forte di un cast convincente. Ma sono troppi i dubbi sull’effettiva capacità emozionale del Serial tv.
Nine perfect strangers la trama
I personaggi ospiti dell’insolita Farm sono nove e tutti diversi: una coppia benestante senza più desiderio; una scrittrice in crisi professionale e sentimentale; una donna nera alle prese con una cattiva gestione della sua rabbia; un ex atleta che si sente fallito da ogni punto di vista; un giornalista freddo e diffidente; una famiglia traumatizzata dal suicidio del figlio. Tutti loro si recano in un centro benessere, gestito da Masha, un’ affascinante donna russa dal passato misterioso. Il progetto Tranquillum promette un’esperienza catartica, ma inizialmente i partecipanti sembrano scettici e disinteressati a fare ciò che serve per cambiare veramente.
Restano i dubbi su Nine perfect strangers
Come già visto precedentemente la serie viene presentata come un thriller misterioso, ma fin dai primi episodi si trasforma in una sorta di indagine psicologica dei personaggi, in cui il focus più importante diviene il viaggio interiore di ognuno di loro. Con gli ultimi due episodi si consolida ancor di più l’iniziale percezione di aver smarrito qualcosa per strada. Tutti gli ingredienti inseriti nel frullatore si mescolano tra loro, ma nessuno possiede poi alla fine quel sapore distintivo necessario a connotare il serial.
Troppi gusti insieme che non creano un risultato armonioso.
Anche i personaggi stessi, inizialmente rappresentati individualmente nelle loro peculiarità negative e positive, perdono man mano di autenticità e unicità restando sullo sfondo di un caotico collage caratteriale. Nonostante alcune brillanti interpretazioni, una premessa interessante e una location assolutamente credibile, troppi elementi vengono fusi insieme creando una sensazione di destrutturazione.
Personaggi e storie
Tony (Bobby Cannavale) e Francis (Melissa McCarthy) vivono una romantica e simpatica storia con tutte le caratteristiche tipiche del genere ‘ti amo ti odio’; la Famiglia Marconi, con Napoleon (Michael Shannon), Heather (Asher Keddie) e Zoe (Grace Van Patten), sperimentano invece un drammatico viaggio in stile ‘Linea mortale’ per cercare un perdono impossibile ; Ben (Melvin Gregg) e Jessica (Samara Weaving) lottano contro il vuoto del benessere e la schiavitù da social; Lars (Luke Evans) resta in bilico in una dimensione di indeterminatezza, mentre la temibile Carmel (brava Regina Hall) getta la maschera di odio indossata in passato rivelandosi il personaggio più spaventoso del serial. Attorno a loro l’evanescente Masha, che vaga per i sentieri della House, dispensando soluzioni improbabili ai suoi ospiti e sperimentando su stessa pericolosi mix allucinogeni, e i due ‘assistenti’ completamente anonimi e poco approfonditi (ma quanto è antipatica Delilah /Tiffany Boone?).
Ognuno ha un segreto, ma troppa poca enfasi viene concessa al racconto delle loro vite che vengono troppo presto ‘amalgamate’ nel frullatore Tranquillum.
Negli ultimi due episodi si dà molto spazio al passato di Masha per scoprire cosa l’ha portata veramente a compiere quel viaggio per aiutare gli altri ma… è il Caos assoluto. Soprattutto nell’ultimo episodio, si genera troppa confusione nel giungere alla conclusione prevista per ogni personaggio che, lasciato troppo libero e in balìa di una sceneggiatura approssimativa, perde di consistenza e si confonde completamente nel gruppo.
Finale aperto?
Nel finale, Nine Perfect Strangers si concentra poi su temi importanti come il perdono, il lutto, la famiglia e il bisogno di lasciarsi il passato alle spalle, pur facendone tesoro, e nel complesso risulta soddisfacente, nonostante l’eccessiva rapidità in cui si dispiegano gli eventi.
In conclusione, un prodotto che non sfrutta molto il suo potenziale, nonostante gli ottimi attori protagonisti siano uno dei punti di forza e Nicole Kidman dia sempre prova del suo grande talento espressivo. La serie si chiude con un quadro risolutivo che pone però delle domande: è’ tutto vero o siamo ancora a Tranquillum House e il Viaggio non è davvero finito?
Nine Perfect Strangers il trailer ufficiale