Dal 12 settembre 2021 su Starz Play, Dr. Death riporta sul piccolo schermo uno dei suoi più grandi beniamini, Joshua Jackson (Dawsons’s Creek, The Affair), nei panni di un personaggio tanto ambiguo quanto disturbante.
‘Dr. Death’ Joshua Jackson inquietante dottore su STARZPLAY
Dr. Death | La trama della nuova serie su Starz Play
La serie, creata da Patrick Macmanus, segue le reali vicende di Christopher Duntsch (Jackson), un giovane neurochirurgo dalle idee rivoluzionarie ma dall’egocentrismo smisurato. Arruolato tra le fila dell’ospedale di Dallas, il medico comincia poco a poco ad attirare l’attenzione dei suoi colleghi Robert Henderson (Alec Baldwin) e Randall Kirby (Christian Slater), a causa dei suoi insuccessi in sala operatoria.
Il dolore è dolore.
Quando su quel tavolo giace un paziente completamente alla mercé dei suoi dottori, basta una piccola distrazione o un’ingenuità per rovinargli per sempre la vita. Ed è proprio ciò che accade ad almeno tre donne operate da Duntsch, senza che però lui subisca alcun tipo di ripercussione. Le referenze restano buone, i pazienti continuano a cercarlo, ma nel frattempo Henderson e Kirby iniziano una “campagna” per far sì che venga fuori il reale pericolo rappresentato dal neurochirurgo.
Una storia vera che disturba e affascina
L’apertura della serie, composta di otto episodi, getta subito i semi di ciò che crescerà nel corso della narrazione. Terrore, disperazione, avvilimento, sofferenza.
Chi ha incontrato il dottor Duntsch ne porterà i segni per il resto della sua esistenza. Paziente, medico, dirigente o semplice interlocutore che sia.
La figura del protagonista magnetizza tutte le attenzioni, ma al tempo stesso incute un disagio difficilmente inquadrabile. Il discorso si rafforza al pensiero di trovarsi dinanzi a una storia e a un personaggio realmente esistito.
Ecco allora che la potenza e il valore di Dr. Death stanno nella resa precisa, implacabile, fredda, del contesto e di chi lo abita. Con un crescendo inatteso, attraverso i flashback che mostrano la crescita di Duntsch in quanto luminare della medicina e adulto con delle responsabilità, la serie diviene sempre più intrigante. Il coinvolgimento e la curiosità aumentano in maniera esponenziale, per cui non si può smettere di guardare, per quanto disturbante e morboso possa apparire.
La critica al sistema e il cambio di genere
Che un medico, che ha votato (o almeno dovrebbe votare) la sua vita a fare del bene, a curare, a salvare, possa letteralmente giocare con il destino di chiunque gli capiti a tiro, ha dell’assurdo.
È dura essere il futuro in questo mondo.
Ma dietro l’incredulità e lo stupore, non può mancare la critica a un sistema che tollera una simile falla. L’atto di accusa è necessario, così come un’azione diretta e sostenuta da prove inconfutabili. Che sono esattamente quelle ricercate dai personaggi di Henderson e Kirby.
Il cammino intrapreso dai due medici è costellato di ostacoli. La coscienza si piega all’indignazione e allo sconforto. A tratti, l’istinto di violenza e il desiderio di giustizia prendono il sopravvento, ma la legge della giungla avrebbe più vittime che vincitori. Per tale motivo un processo sembra l’unica soluzione navigabile. E così Dr. Death sfuma dal medical drama al legal thriller, con una fluidità e una consecuzione esemplari. Tra i migliori titoli in circolazione.
*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui