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La horror comedy Freaky arriva in blu-ray

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Approdato fugacemente nelle sale cinematografiche italiane a causa di una travagliata distribuzione dovuta all’emergenza da Coronavirus, arriva in blu-ray, per Universal, Freaky. Al timone di regia il Christopher Landon cui dobbiamo, tra l’altro, Auguri per la tua morte e il suo sequel. Del resto, come in quel caso ci troviamo dinanzi ad un mix in fotogrammi di horror e commedia. Ma lì si guardava a Scream e simili per filtrarne gli stilemi attraverso il plot da loop temporale di Ricomincio da capo.

Qui siamo sempre in ambito slasher, con un’evoluzione diversa, però.

Perché si parte da un feroce serial killer denominato “Macellaio” che, dal volto di Vince Vaughn, s’ispira chiaramente al Jason Voorhees della saga Venerdì 13. Serial killer mascherato e che troviamo in azione fin dall’avvincente prologo, impegnato ad attuare una vera e propria mattanza. Orchestrata a suon di bottiglie conficcate in gola e, addirittura, una racchetta da tennis e una tavoletta da water usate come armi. Prima ancora che la trama cominci a sfruttare l’idea di base di titoli quali Quel pazzo Venerdì o Boygirl – Questione di sesso…. In quanto, complice una pugnalata di coltello azteco dai magici poteri, è di uno scambio di corpi che si parla in Freaky. Il corpo del serial killer, appunto, e quello di una studentessa poco sicura di sé e bullizzata interpretata da Kathryn Newton.

Quindi, quest’ultima diventa improvvisamente decisa agli occhi di tutti e pronta ad eliminare chi le capita sotto tiro. Mentre l’omicida, in maniera esilarante, si ritrova a dover sfoderare modi di fare effeminati. Ovviamente nel tentativo di convincere i suoi due migliori amici del fatto che egli sia in realtà la loro compagna di scuola. Migliori amici rappresentati da una ragazza di colore e da un coetaneo omosessuale. Insieme ai quali scopre oltretutto che hanno solo ventiquattro ore di tempo per far sì che ognuna delle due anime torni al proprio posto. Un risvolto che sembra rimandare a quanto raccontato da Tom Holland ne La bambola assassina.

Man mano che, con non indifferenti spruzzate di splatter tirate in ballo quando necessario, Freaky si rivela un piacevole divertimento da brivido in fotogrammi.

Divertimento che, con tanto di tizio tagliato verticalmente in due, manifesta un certo respiro anni Ottanta misto a quello dell’era dei social network. Testimoniando ancora una volta quanto Landon sia uno degli autori di cinema dell’orrore più dotati di questa prima metà del XXI secolo. Almeno capace di rimescolarne le carte in tavola anche in un periodo storico in cui, ormai, il filone sembrava stancamente adagiatosi su possessioni e case maledette. Tre scene eliminate, commento audio del regista e quattro brevi featurette occupano la sezione extra del disco.

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