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In Sala

‘The Last Duel’ accadde nell’anno del Signore 1386

La storia della condizione della donna e della sua salvezza nella Francia del secolo XIV, quando le contese d'onore si potevano regolare con un duello nel quale giustizia terrena e divina si fondevano in unico verdetto di sangue

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A caccia delle piccole storie in grado di spiegare e di definire i momenti della grande Storia, Ridley Scott scava nel passato e ne trae un racconto di donne, armi e cavalieri che, al di là della straordinaria ricostruzione scenografica del periodo, riluce fin troppo di autoreferenzialità e di forzature contemporanee.

Tratto dall’omonimo libro di Eric Jager e prodotto da Scott Free e Pearl Street Films, The Last Duel è stato presentato fuori concorso alla 78 Biennale del cinema di Venezia.

The Last Duel, la trama

Nel 1386 scorrono parallele le vicende di uomini che della guerra hanno fatto il loro destino. Jean de Carrouges è ambizioso, un combattente di grande valore, ma allo stesso tempo un individuo rozzo e incline ad assecondare un carattere bizzoso.

Jacques Le Gris è il protetto del conte Pierre d’Alençon, parente diretto del re. Abile con la spada come con le lettere, dotato di una fama di donnaiolo impenitente mai smentita, è legato a Carrouge da una vecchia amicizia. Quando quest’ultimo sposa la bella Marguerite e successivamente ottiene il titolo di cavaliere, i rapporti si inaspriscono. La relazione degenera definitivamente nel momento in cui Marguerite accusa Le Gris di averle usato violenza. Per regolare la questione si ricorre a un’ordalia sotto forma di duello.

I capitoli di The Last Duel

Nice Holofcener, Matt Demon e Ben Affleck in sceneggiatura optano per una struttura narrativa suddivisa in capitoli con i punti di vista dei protagonisti che scandiscono le differenti soggettive dello stesso episodio. In genere, l’uso dell’analessi per spiegare e raccontare lo svolgimento del passato, sino a scinderlo in vere e proprie microstorie, è un’arma a doppio taglio: può rivelarsi estremamente efficace e spettacolare o altresì assumere le sembianze di una ridondante postilla. È quello che accade in the The Last Duel. Un peccato non tanto veniale che finisce per sottrarre il giusto pathos alla sezione cardine del racconto. A rimediare, almeno in parte, ci pensa il finale a ritmo serrato e in un crescendo di emozioni.

The Last Duel. Gli antagonisti

Ma chi è il vero protagonista di The Last Duel ? L’ intenzione degli autori non lascia dubbi e punta il dito indicando il personaggio di Marguerite.  La donna che incarna le difficoltà di una condizione femminile altamente problematica in un mondo dominato e fatto dagli uomini. È lei la paladina per la pretestuosa attualizzazione di una vicenda atta a  rimarcare le difficoltà di una società culturalmente maschilista e disegnata dai principi cattolici del tempo. Jean de Carrouges e Jacques Le Gris sono i duellanti ufficiali della storia ma in realtà sono relegati a maschere utili per lo spettacolo e per la citazione di un episodio marginale, legato ai regolamenti dei conti di giustizia, di un’epoca ormai pronta a fare il suo ingresso in un altro mondo.

Dio ha creato la donna nel paradiso, ha voluto nascere da una donna, e si è mostrato in primo luogo alle donne al momento della Resurrezione

Robert de Blois

The Last Duel. L’equivoco

A parte l’evidente atavica  forzatura di mettere a confronto periodi storici totalmente differenti, quello scelto da Ridley Scott per il suo tardo Medioevo oscuro e oppressivo, ben illustrato dalla fotografia distopica di Dariusz Wolski, non è sicuramente il più calzante. Al di là della retorica o dei luoghi comuni classici, la riflessione di Robert de Blois, poeta e cantore di quelli anni, lascia trasparire come nel 1300 fosse visibilmente migliorata la considerazione e la presenza della donna in società. Probabilmente il periodo migliore dell’intero Medioevo. Così mentre la guerra dei Cent’anni dominava ancora le cronache del tempo, nel regno di Carlo VI il Folle si consumava uno degli ultimi sanguinosi regolamenti di conti nel nome di Dio.

Gli interpreti

Il cast di The Last Duel svela la natura dell’impresa con un gruppo di interpreti di assoluto rilievo che mantengono appieno le premesse del loro blasone. Matt Demon, quasi trasfigurato nei panni del rude e massiccio Jean de Carrouge, e Adam Driver, il libertino Jacques Le Gris,  tengono bene la tensione e le gesta dei loro personaggi. Fa il suo, seppur forse con troppa teatralità, anche Ben Affleck nel ruolo dell’ insostenibile conte Pierre. Tuttavia, è indubbio che i riflettori siano appannaggio di Jodie Comer, la Marguerite bella e fiera decisa ad affermare la sua dignità di donna e di moglie. In questo senso l’interpretazione della Comer è di grande impatto, finendo per soverchiare tutto il resto, compresa la stessa presunta rivendicazione di diritti e attenzioni.

The Last Duel

  • Anno: 2021
  • Durata: 152 minuti
  • Distribuzione: The Walt Disney Company
  • Genere: Costume, Dramma
  • Regia: Ridley Scott

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