Lucifer 6 ha debuttato su Netflix. Ispirato al diavolo di John Milton, con riferimenti al fumetto di Neil Giaman, Lucifer è diventata negli anni una serie evento.
Inizialmente il merito è stato sicuramente del passaggio da Fox a Netflix. La quinta stagione doveva essere quella conclusiva, ma i produttori hanno insistito per creare una sesta. Ed ecco il risultato.
La stagione finale di Lucifer è arrivata. Questa volta per davvero. Il diavolo è diventato Dio… o quasi. Perché è così titubante? Cosa farà per salvare un mondo (senza Dio) che comincia a prendere una brutta piega?
La stagione precedente si era conclusa con lo scontro finale tra Lucifer ( Tom Ellis) ed il gemello Michael, al termine del quale l’angelo caduto era stato dichiarato il successore di Dio, ritiratosi in “pensione”.
Il signor Morningstar, anche se vuole restare ancora un po’ con la sua amata Chloe (Lauren German) deve lasciare dunque per sempre Los Angeles. Giunto all’inferno fa compagnia a Dan (Kevin Alejandro) rimasto intrappolato lì per non aver ancora risolto i problemi legati ai sensi di colpa. Ma il suo temporeggiare potrebbe portare a conseguenze irrimediabili. Ella ( Aimee Garcia) nota infatti dei fenomeni che fanno pensare all’imminente fine del mondo. Appare inoltre un misterioso angelo che afferma di essere la figlia di Lucifer e sembra non nutrire molta simpatia e sentimenti amorevoli per il padre. Alla fine…
Quanto si è evoluto il signore delle Tenebre! Inizialmente irresponsabile e senza nessun interesse ad occuparsi di compiti divini, Lucifer è un’ entità superficiale e sensoriale. Ora giunge ad una svolta fondamentale in questa ultima parte formata da 10 nuovi episodi.
Un finale di stagione che cerca di fare un po’ il punto della situazione su ‘Chi ‘ davvero sia Lucifer e su quale sarà il destino del Re dei cieli.
Con la celebre battuta “Oh, my… me” si concludeva la 5 stagione prospettando un’ evoluzione inaspettata del protagonista che all’inizio non aveva nessuna intenzione di occuparsi del ‘divin’ compito. E viene quindi spontaneo pensare che questi 10 episodi aggiuntivi siano nati e aggiunti successivamente proprio per dare una sferzata decisiva e inattesa alla trama di per sé abbastanza prevedibile in un certo senso. Inattesa, ma, comunque, in linea (logicamente) con quanto si stava prefigurando all’orizzonte per il nostro ‘Diavolo’ ora divenuto buono.
Una volta gustato il ‘nuovo’, il ‘diverso’, ( indossare le Vesti del Creatore celeste non deve essere stato affatto noioso per uno sperimentatore come Lucifer) e passato l’entusiasmo iniziale, cos’altro potrebbe spingere Lucifer ad occupare il trono in Paradiso?
Una occasione troppo ghiotta, questa, per gli sceneggiatori di sperimentare nuove soluzioni narrative, introducendo temi mai affrontati e invenzioni, anche visive, curiosamente efficaci. Come la parte ‘animata’ della stagione ( in stile cartoon anni 80) con un episodio che fa da ponte con la prima parte del serial, fino alla svolgimento delle storia (interessante) tra Mazikeen ed Eva, con il celebre Adamo ( sì, proprio quello della mela e del serpente) icona dell’essere maschile da allontanare.
Legami
Non dimentichiamo il fattore ‘familiarita’ e crisi da ‘astinenza seriale’. Dopo tanto tempo trascorso con certi personaggi si crea una sorta di legame televisivo che induce a voler assistere ancora e ancora a storie che li riguardano. Una nuova stagione ( per di più quasi inattesa) è stata dunque l’occasione ideale per i tanti fan dell’angelo seduttore di passare ancora un po’ di tempo con i personaggi principali.
In primis sicuramente con Lucifer e Chloe, il cui rapporto è sempre stato l’elemento più forte della serie. Un rapporto nato sulle note classiche del tipo Ti detesto -ma ti odio con una grande base di intelligente ironia a stemperare l’eccesso di zuccheri.
Da una parte il freddo raziocinio femminile dall’altro il romanticismo spietato del Diavolo tentatore. Una combinazione riuscita che ha garantito per ben 6 anni il successo della serie.
Alla base del seguito costante ottenuto da Lucifer sta proprio questa relazione, fin dall’inizio costruita in modo mai banalmente sentimentale e che ci fornisce un’immagine fuori dagli schemi del classico rapporto alla ‘Mina- Dracula’. Nessuna fragile fanciulla da salvare dal pericolo di un amore oscuro e dalle grinfie di un Cattivo Demone seduttore ma, solo un’occhiata realistica su quella che potrebbe essere vista come una relazione contemporanea e assolutamente alla pari. Il matrimonio, la difficile separazione, la vita e la morte, la nascita di una figlia e le scelte genitoriali da fare in caso di separazione. Tutte tematiche in fondo anche molto ‘terrestri’, sicuramente avvolte qui dall’alone del sovrannaturale, (stiamo parlando della famiglia del Diavolo) ma che, certamente, hanno molto a che vedere con situazioni anche realistiche. E se in vita potrebbe diventare tutto troppo complicato, ci penserà l’Aldilà a portare il tanto atteso lieto fine ( senza spoiler ovviamente). D’altronde, che gli uomini e le donne stiano su due universi diversi paralleli, non avevamo dubbi!
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