Da Venezia 78, (nella sezione Orizzonti Extra) , su Apple tv + il film del regista finlandese Teemu Nikki : Il cieco che non voleva vedere Titanic, con Petri Poikolainen.
Il cieco che non voleva vedere Titanic: un punto di vista atipico
Jaakko è un uomo cieco e disabile, costretto in carrozzina e paralizzato dal petto in giù. Vive in un piccolo appartamento e la lenta solitudine delle sue giornate è interrotta unicamente dalle visite settimanali di un’infermiera e dalle telefonate con Sirpa, una donna conosciuta online di cui Jaakko è profondamente innamorato. Quando Sirpa riceve una notizia scioccante, il protagonista decide di raggiungerla immediatamente, dando inizio ad un viaggio che si rivelerà molto più arduo del previsto.
Il cieco che non voleva vedere Titanic è un film d’azione che sfrutta un punto di vista molto particolare, quello di un uomo non vedente. Ciò si traduce, stilisticamente, in una regia fatta di primi piani molto stretti sul protagonista, che lasciano sfocato, sullo sfondo, tutto il resto.
Jakko, che prima di perdere la vista era un appassionato cinefilo, è solito associare il volto di storici personaggi cinematografici alle figure che gli gravitano attorno. Allo stesso modo, quindi, per lo spettatore l’infermiera assumerà le fattezze di Ratched (Qualcuno volò sul nido del cuculo) e il tassista quelle di Travis Bickle (Taxi Driver).
La regia claustrofobica e opprimente trasmette in maniera immediata la sensazione di smarrimento del protagonista, per il quale il minimo gesto quotidiano si trasforma in una vera e propria impresa. Gli unici momenti di respiro, nei quali il campo si allarga e diventa più nitido, sono quelli in cui Jaakko sogna di correre libero e le lunghe telefonate con Sirpa.
Il cieco che non voleva vedere Titanic: il coraggio di un uomo innamorato
Il personaggio di Jaakko è interpretato da Petri Poikolainen, caro amico del regista, che soffre di sclerosi multipla. Teemu Nikki, già noto per il suo Euthanizer, ha dichiarato:
“Non volevo fare un documentario su un attore disabile. Volevo lavorare con Petri, un attore che si dà il caso sia anche cieco e su una sedia a rotelle. Il nostro protagonista ha la stessa malattia di Petri, ma la sceneggiatura è immaginaria.”
Il cieco che non voleva vedere Titanic è un film su un uomo disabile, ma che parla di amore e di coraggio. Jaakko ama Sirpa ed è questa la forza che lo muove verso di lei, che lo spinge a gettarsi nell’oscurità del mondo al di là del suo appartamento, a fare affidamento su persone a lui totalmente estranee.
Un viaggio che – come dice Jaakko stesso in una scena del film – ‘sarebbe facilissimo anche per un bambino’, ma che per lui assume una dimensione quasi da odissea e trascina lo spettatore in un vortice di emozioni nonostante, di fatti, l’azione sia scarsissima.
Il cieco che non voleva vedere Titanic: un film incredibilmente coinvolgente
Il cieco che non voleva vedere Titanic è un film che cerca di tenersi ben lontano da ogni forma di vittimismo, riuscendoci la maggior parte delle volte. Del resto Jaakko è un uomo ben consapevole della sua condizione, abituato ad avere a che fare con la compassione delle persone che gli stanno attorno.
La sceneggiatura presenta alcune piccole forzature logiche necessarie a mandare avanti la trama, che però non intaccano la solidità della struttura generale. Ne emerge quindi un film abbastanza riuscito, la cui peculiarità è proprio l’incredibile possibilità d’immedesimazione offerta allo spettatore.
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Sokea mies, joka ei halunnut nähdä Titanicia (Il cieco che non voleva vedere Titanic)