L’8 settembre approda al Lido di Venezia il film La Santa piccola di Silvia Brunelli.
La Santa piccola: red carpet particolare per il film
Il film è previsto in programma alle o9.00 presso la Sala Giardino per una proiezione per la Stampa con incontro con la regista. Alle 16,30, sempre alla Sala Giardino, un inusuale red carpet con proiezione per stampa e pubblico alla presenza del cast. Un evento che vedrà l’incontro fra cinema e arte contemporanea con un’installazione, pensata per l’occasione. L’opera porta la firma del tanto celebre quanto irriverente street artist Maupal. Questi, per l’occasione, rappresenterà la sua interpretazione di devozione e della umana, anzi umanissima, richiesta di aiuto che pervade tutte le forme di superstizione legate al pensiero magico/religioso.
La sua opera sarà la prima di una serie, che coinvolgerà artisti altrettanto coraggiosi in occasione delle tappe del tour promozionale del film. Serie che culminerà a Napoli in un grande evento in cui tutte le opere verranno esposte, e poi donate a La Sanità, il quartiere all’interno del quale si svolge la vicenda di questo film.

Qualche informazione sul film
Il film, prodotto da Rain Dogs, vede l’aiuto sul territorio di Mosaicon Film, Antracine, Nuovo Teatro Sanità e dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. La distribuzione internazionale è stata affidata a Minerva Pictures Group e TVCO mentre quella italiana sarà curata direttamente dai produttori in collaborazione con Emera film.
La Santa piccola: di cosa parla il film
La Santa piccola di Silvia Brunelli racconta la storia della fraterna amicizia di Lino e Mario. Un’amicizia che si incrina quando Mario scopre di provare per Lino qualcosa che va oltre la pura amicizia. Una storia di formazione e identità che si intreccia con l’imprevedibilità della vita all’interno del palcoscenico, a tratti surreale, delle credenze e superstizioni popolari di una Napoli colorata e variopinta.
Sullo sfondo un’umanità piccola e delicata, prigioniera della propria quotidianità, ancora legata a superstizioni e credenze religiose.

Il film come viaggio
La Santa piccola è il racconto dell’inizio di un viaggio, di una fuga inconsapevole da una quotidianità priva di prospettive, scritta a tinte agrodolci. Un film che parla di primavere senza paura di mescolare i toni del dramma con quelli della commedia amara per raccontare un mondo talvolta anche pittoresco, ma così impastato di simbolismo religioso e superstizione da trasformarsi in una prigione dalla quale sembra impossibile fuggire.
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