Si affaccia all’orizzonte un nuovo progetto sulla vita della star Amy Winehouse scomparsa nel luglio del 2011 a soli 27 anni.
Non si tratta del docufilm della BBC che prometteva un punto di vista differente sulla vita della cantante. Il biopic su Amy Winehouse in lavorazione agli Halcyon Studios sarà basato sul libro di Daphne Barak Saving Amy, incentrato principalmente sulle 40 ore di riprese realizzate negli ultimi tre anni di vita della cantante soul britannica.
Foto esclusive e note private – dalla Barak insieme alla Winehouse e alla sua famiglia in circa sei mesi di condivisione. E che la stessa scrittrice potrà seguire come produttrice esecutiva.
“Il nostro team è onorato di lavorare a questo progetto. Sebbene la sua carriera sia stata interrotta troppo breve, Amy è stata la voce di una generazione e non vediamo l’ora di raccontare la sua storia nel modo più toccante possibile”,
ha dichiarato il CEO degli Halcyon Studio, David Ellender.
Una carriera straordinaria , che ha portato Amy Winehouse a diventare vittima dell’instabilità che caratterizzava la sua vita. Abuso di droghe e alcol l’hanno portata ad entrare nel club maledetto “27 Club” . Insieme a lei nomi come Janice Joplin, Jimi Hendrix, Jim Morrison e Brian Jones.
Un’icona della musica che continua ancora oggi a catalizzare l’attenzione di fan e non solo, visto che prima dei due progetti citati, in molti hanno già potuto vedere il docufilm Amy di Asif Kapadia, presentato in anteprima al Festival di Cannes nel 2015.
Il film ha vinto l’Oscar al miglior documentario e mostra la vita della cantautrice britannica, comprendendo anche video ed interviste inedite insieme ad alcuni brani inascoltati.
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