Continua L’estate fredda di Claudio Tacchi, che firma dopo due anni il secondo capitolo di una sua personale saga dei morti viventi formato tascabile. Forte dei numerosi consensi raccolti dal primo episodio, Tacchi prova stavolta ad intrecciare l’interminabile fuga in auto del protagonista dello scorso episodio, Frank Cinzano, a quella di una banda di rapinatori, rifugiatisi dopo aver messo a segno un colpo dentro una villa (accanto a un cimitero). Il cortometraggio, della durata di circa mezz’ora, continua a centrare nel segno: una regia molto più curata e laboriosa supporta la semplice ma efficace sceneggiatura, affidando ancora una volta un’importanza decisamente notevole (ovvio per uno zombie movie) agli ottimi effetti speciali di Carlo Diamantini. Il finale aperto, lascia lo spazio per un’attesa terza parte.
J è un giovane che vive imprigionato nel suo passato. Costretto a rivivere quotidianamente gli stessi eventi del giorno precedente, da quando tutte le sue sicurezze furono messe in discussione dall’improvvisa rottura di un lungo rapporto amoroso e da un pericoloso trauma, conseguenza di un duro colpo incassato durante un incontro di boxe. Non ci è dato sapere come e perché J sia finito prigioniero dei suoi ricordi, ma tutto ci fa pensare che proprio a causa dei due shock, il giovane si sia via via allontanato dalla realtà, per sprofondare in una dimensione altra, fatta di rimpianti e di azioni ripetute che non portano a nulla. Andrea Zamburlin, regista di Remember, definisce il suo corto uno “sci-fi drama”, proprio perché è la riuscita risultante di una sommatoria di elementi provenienti da entrambi i generi. Ottima fotografia, ancor più apprezzabile montaggio.
Un uomo si rivolge al suo pubblico per raccontare le vicende che lo instradarono sul cammino che lo condusse alla scoperta del “vero”: l’incontro con un personaggio messianico davvero sui generis che non mancherà di cambiargli la vita sotto differenti e molteplici aspetti. Nonostante la parentesi a-temporale, Vacuum,di Samuele Rossi, sembra poi evolvere in un classico slasher, se non fosse per un elemento destabilizzante che riesce a decontestualizzarlo in maniera decisa: il desiderio dell’omicida di testimoniare al mondo intero una scoperta che, a suo dire, potrebbe riuscire a strappare per sempre il velo di menzogne con cui i potenti hanno finemente impacchettato le nostre vite. Vacuum ha il pregio di poggiare su un’idea solida e di provare a riproporre uno dei sub-generi più affollati [lo slasher]. Peccato che sia confezionato come un prodotto poco più che amatoriale.
Luca Ruocco
L’ESTATE FREDDA 2
Regia: Claudio Tacchi
Con: Francesco Lemma, Paolo Sambuchi, Luca Zangheri