‘Tolkien’ Nicholas Hoult è J. R. R. Tolkien nel biopic su Disney+
Tolkien, il biopic sulla formazione dello scrittore J.R.R. Tolkien, è disponibile su Disney+. Con Nicolas Hoult, Lily Evans, Tom Glynn-Carney, Anthony Boyle e Patrick Gibson
Tolkienè il biopic su J.R.R. Tolkien disponibile nel catalogo Disney+.
Scritto da David Gleeson e Stephen Beresford, il film è diretto da Dome Karukoski ed è uscito in sala il 12 Settembre 2019.
Il film, prodotto dalla Fox, è stato a lungo un progetto nel cassetto della casa di produzione.
La trama
Al centro gli anni formativi dell’autore quando trova amicizia, amore e ispirazione artistica tra un gruppo di emarginati a scuola. A seguito, però, lo scoppio della prima guerra mondiale, che minaccia di fare a pezzi la “Fellowship”.
Tutte queste esperienze avrebbero ispirato Tolkien a scrivere i suoi famosi romanzi della Terra di Mezzo.
Tolkien racconta la vita dell’uomo che diverrà, autore dei romanzi fantasy più famosi.
Il film mostra la sofferta infanzia di Ronald da dopo la morte del padre quando il ragazzo, insieme alla madre e a suo fratello Arthur, si trasferisce a Birmingham. Qui Ronald inizia ad appassionarsi agli studi, alla natura e nel frattempo cerca di aiutare la madre nel sostegno economico della famiglia.
Quando la donna muore prematuramente, i fratelli Tolkien vengono affidati alle cure di Padre Morgan che li ospita in una casa per orfani. Notando la bravura di Ronald nello studio e, in particolare, nella lingua greca e latina, il sacerdote decide di iscriverlo ad una prestigiosa scuola privata per permettergli di frequentare, in futuro, Oxford.
Arrivato nella nuova scuola, timido e silenzioso, Ronald fatica ad ambientarsi e viene preso di mira dal giovane Robert, eccentrico damerino che si adopera per metterlo nei guai e farlo espellere da scuola. Sarà l’inaspettata reazione di Tolkien nei confronti di Robert a cambiare il corso degli eventi e farli diventare amici…
“Questa è più di una semplice amicizia, è un’alleanza. Un’invincibile alleanza”
Divenuto amico di Robert, Ronald entra a far parte della sua cerchia composta dal musicista Christopher e dal poeta Geoffrey. I quattro ragazzi iniziano a trascorrere ogni giorno insieme e fondano il T.C.B.S. (Tea Club Barrovian Society), un’associazione letteraria con lo scopo di cambiare il mondo. L’associazione diverrà il nido di questa grande amicizia; i quattro ragazzi sviluppano un sentimento forte, duraturo, in grado di non farli sentire mai soli anche quando distanti. Tolkien ritrova finalmente la famiglia che aveva perso, si sente compreso, incoraggiato, amato e, per la prima volta, parte di qualcosa più grande.
Quest’amicizia sarà la linfa che getterà le basi per i futuri romanzi. Dal momento in cui Tolkien conosce Christopher e gli altri si sente accettato e confida loro i mondi che immagina e le lingue che crea. Sbalorditi dalla mente dell’amico, gli altri tre lo intimano a non smettere e a coltivare la sua fantasia.
“Non tutti coloro che vagano si perdono” – J.R.R. Tolkien
Tolkien: La storia dietro l’autore
Dietro la compagnia dell’anello probabilmente c’è la T.C.B.S. , dove nessuno è lasciato indietro, e nel “famoso” anello portato da Frodo si cela, forse, la passione di Christopher per L’anello del Nibelungo di Wagner. I sentimenti stessi di Ronald per i suoi amici, le emozioni provate in una vita intera sono rintracciabili in tutti gli scritti a noi arrivati.
Senza cadere nello specifico per evitare spoiler a chi non ha ancora visto il film, Tolkien propone allo spettatore una serie di sequenze che rispecchiano quanto visto in film come il Signore degli Anelli o Lo Hobbit. Mettendosi dalla parte dello spettatore, Karukoski prende la giusta scelta di non fare dei copia/incolla dei film usciti prima del biopic, ma decide solo di richiamarli, mediante piccoli riferimenti, sia fisici che emotivi.
L’orrore della guerra
Ai momenti belli e vitali si alterna l’orrore della guerra, vissuta da Tolkien come un distacco forzato dai sui amici. Ottenuta finalmente la borsa di studio ad Oxford per Filologia Classica, il campus è raggiunto dalla notizia dell’entrata in guerra dell’Inghilterra. Mentre tutti gli studenti festeggiano per la notizia, Ronald inorridisce al pensiero della guerra. Il tutto, infatti, sarà da lui vissuto come un lungo incubo in cui sarà solo la fantasia a salvarlo.
Divenuto Comandante del reggimento, in trincea, ferito e distrutto psicologicamente, Tolkien cerca di salvare i suoi uomini e, soprattutto, di ritrovare coloro che gli sono più cari. In un commovente campo di guerra, circondato da copri martoriati, urla e sangue, Ronald avanza solitario, determinato a ritrovare l’unica persona che sa essere ancora in vita.
Nel momento più toccante del racconto gli sceneggiatori prendono la saggia decisione di mostrare da dove siano nate le creature terribili scritte da Tolkien. La guerra e la distruzione si palesano davanti gli occhi di Ronald sotto forme fantastiche, ma terribili. Draghi, stregoni, cavalieri neri e altri esseri si animano presentando scenari agghiaccianti.
Il film è interpretato da un gruppo di giovanissimi attori. Accanto al protagonista Nicolas Hoult, ci sono Tom Glynn-Carney, Anthony Boyle e Patrick Gibson che interpretano gli amici Christopher, Geoffrey e Robert.
La restante parte del cast vede Lily Collins, Mimi Keene, Genevieve O’Reilly, Pam Ferris, Craig Roberts, Derek Jacobi, Laura Donnelly, Colm Meaney e Harry Gilby.
La maggior parte dell’attenzione è data al protagonista, ma la regia non lascia in disparte gli altri, avvalendosi di sequenze corali con protagonisti tutti i quattro amici e non dimenticandosi dell’importante rapporto con Edith (Lily Collins).
Sua musa ispiratrice per la creazione del mondo elfico, Edith è l’unico grande amore di Ronald. Conosciuta da adolescente, con lei ha condiviso ogni momento della sua vita e ogni progetto nato dalla sua fantasia. La ragazza, sebbene titubante verso questo rapporto data la sua condizione “inferiore” (Edith si ritiene una semplice dama di compagnia, pertanto indegna di Ronald), la ragazza, e poi donna, ricambia l’amore tanto da rinunciarvi pur di renderlo felice. Nel corso del film Edith è sempre più una presenza fondamentale per l’estro creativo del futuro scrittore che, grazie al suo incoraggiamento, inizia a scrivere Lo Hobbit.
Nicolas Hoult
Nicolas Hoult merita una menzione speciale. L’attore, classe ’89, aveva dimostrato fin dal suo esordio in About a boy di avere particolare predisposizione alla recitazione e in questo film non è da meno. Trattandosi di un biopic il rischio è sempre quello di doversi confrontare con un personaggio esistito e, in questo caso, godente di fama internazionale e duratura.
Hoult interpreta il “suo” Ronald con disinvoltura, carisma, dosando l’emotività e con un’ottima capacità espressiva che permette ad ogni sequenza di essere diversa.
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