Variety presenta in anteprima il documentario “Afghanistan” che segue il regista James Glancy, un ex British Royal Marine Commando decorato nel 2012 per le sue azioni in combattimento, mentre torna in Afghanistan con una piccola squadra selezionata. L’intento é quello di aiutarlo a rispondere alla domanda che lo ha perseguitato negli ultimi dieci anni:
Ne é valsa la pena?
Drammaticamente, a metà delle riprese, il presidente Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti avrebbero ritirato le truppe entro l’11 settembre, avviando un’offensiva talebana che ha portato questa settimana alla drammatica caduta del governo afghano, tra le caotiche scene di evacuazione a Kabul mentre le forze americane si ritirano.
Il documentario offre un accesso senza precedenti alla storia della guerra in Afghanistan e a ciò che è successo al popolo afghano, ha affermato Featuristic Films.
Tutto raccontato in primo luogo attraverso il viaggio personale di Glancy, i suoi ricordi dei combattimenti in Afghanistan, le storie di suo padre, che ha vissuto con il Mujahideen negli anni ’80, e uno spaccato della cultura, della vita e della bellezza dell’Afghanistan.
Il film, girato in sei province, include incontri notturni segreti con un membro dei talebani, i combattimenti con i mujaheddin, le forze speciali afgane in pattuglie diurne, i raid notturni, ascoltando le voci di veri afgani, la squadra ciclistica mista di Kabul, gli uomini, le donne e i bambini feriti in un ospedale di Kandahar dove i medici lavorano 24 ore su 24 per salvarli, le famiglie sfollate nei campi profughi e le sparatorie con o quasi fughe dai talebani.
“Afghanistan” è co-diretto da Marty Stalker (“Hostage to the Devil” di Netflix) e prodotto da Julien Loeffler e James Kermack presso Featuristic Films (“Laurent Garnier: Off the Record”) in collaborazione con Glancy.
Afghanistan le dichiarazioni
Glancy ha dichiarato:
“L’Afghanistan è ora il più grande disastro di politica estera dalla guerra del Vietnam –
e ho avuto un posto in prima fila per tre decenni. Il motivo per cui volevo tornare in Afghanistan era scoprire cosa pensava il popolo afghano della guerra e cosa poteva riservare il loro futuro.
“Ma ci siamo trovati in un Paese sull’orlo del collasso… È un disastro. Siamo le ultime persone a documentare adeguatamente la vita del popolo afghano di diverse province e a vedere la bellezza del Paese“.
Loeffler ha dichiarato: “La situazione attuale che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi ci spinge più che mai a completare e distribuire questo film di grande impatto ed essenziale in tutto il mondo”.
Kermack ha aggiunto: “Ciò che James Glancy e il suo team hanno ottenuto qui è a dir poco monumentale in quanto hanno documentato la prima ascesa speranzosa e l’eventuale caduta devastante della libertà in Afghanistan”.
Regia e produzione
Glancy è un regista e ambientalista. Presenta e filma per National Geographic e Discovery Channel (“Shark Week”). In Afghanistan è stato decorato al coraggio.
Stalker è un regista cinematografico e televisivo e il documentario di debutto “Hostage to the Devil”, supportato da Screen Ireland e Northern Ireland Screen, è stato distribuito su Netflix in tutto il mondo nel 2017. È un ex comandante di sezione dei Royal Marines Commandos e ha lavorato su operazioni sia in Iraq che in Afghanistan.
Variety fonte
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