C’è anche un film italiano al concorso internazionale del Locarno Film Festival e si tratta de I giganti di Bonifacio Angius. Il film è prodotto da Il Monello Film con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.
La trama del film I giganti
Formata da tre “semplici” frasi la trama de I giganti sembra ruotare attorno a più temi.
Una rimpatriata tra vecchi amici. Una casa sperduta in una valle dimenticata dal mondo. Tanti ricordi, piombo, e storie d’amore dall’abisso.
Le dichiarazioni del regista
Bonifacio Angius ha descritto in questo modo il suo film I giganti in concorso al prestigioso festival:
È un film nato da diverse congiunture e suggestioni inevitabilmente legate al triste e sconvolgente periodo che tutti insieme stiamo affrontando con immense difficoltà. È una storia densa di rabbia, dolore, tenerezza, fragilità, furore, ironia, cinismo e violenza. Una violenza a volte nascosta, velata, a volte evidente, cristallina, subdola e premeditata.
La violenza, nei gesti e nei pensieri, negli sguardi e nelle parole, è motore invisibile delle azioni dei personaggi e, attraverso il ritratto di un piccolo mondo autodistruttivo, forma elementare dell’agire umano.
L’idea del film nasce dall’urgenza di mettere a nudo le fragilità dei rapporti umani e di mostrarne il disequilibrio, cercando attraverso il mezzo cinematografico di illuminarne i lati più oscuri, nostalgici, sinistri e malinconici.
Il cast
Bonifacio Angius non è solo il regista del film, ma anche uno dei protagonisti. E lo è insieme a Stefano Deffenu, Michele Manca, Riccardo Bombagi e StefanoManca.
Altre dichiarazioni a proposito del film I giganti
Anche Luigi Frassetto, che ha curato la colonna sonora, si è espresso positivamente a proposito del film: «Quando ho visto la prima copia-lavoro dei Giganti non potevo credere alla fortuna che mi era capitata: era come se, chiedendomi di scrivere le musiche per questo film, Bonifacio Angius mi avesse affidato il compito di ripercorrere la storia dei dischi a microsolco, facendola rivivere in quei vinili, ereditati da vecchi parenti, che girano sul piatto del giradischi nella casa dove si svolgono le vicende dei nostri personaggi».