Sono terminate le riprese del nuovo cortometraggio diretto ed interpretato da Maurizio Matteo Merlidal titolo “Fuori dal Finestrino”, che vede la presenza nel cast di Rocío Munoz Morales,Giovanni Mancini e Maristella Mazza. Il film, prodotto da Father&Son e Cinema Teatrale Marino & C., è stato girato nel Comune di Bovino e racconta la storia di Alma (Rocío Munoz Morales) una giovane donna, bella ed apparentemente realizzata. Ma Alma è anche una moglie e una madre.
Un giorno, a causa di un improvviso guasto all’automobile e ad una fermata inattesa, qualcosa le farà cambiare idea sulla sua vita, dandole un nuovo punto di vista. Ciò che è stato, quello che è diventata ma soprattutto cosa ci sarà nel suo domani…
L’incontro con Favonio (Giovanni Mancini), una sorta di “novello Virgilio” dall’aspetto strambo, porterà la giovane protagonista a scoprire una realtà diversa, a interrogarsi sul senso della vita, su questa continua corsa spasmodica verso il successo e ad affrontare se stessa con coraggio, capendo davvero quali sono le sue vere priorità…
NOTE DI REGIA
“In un momento complicato e delicato come quello che stiamo vivendo, in cui tutte le filiere nazionali soffrono o chiudono i battenti, bisogna trovare nuove idee e nuovi modi di sviluppo industriale. Allora come non coniugare insieme cultura, turismo e promozione del territorio? Segmenti che, da sempre, viaggiano all’unisono. Per questo, ci tenevo a realizzare un progetto che riuscisse a legare in modo diverso e originale questi elementi. Fuori dal finestrino è un film che non solo nasce a Bovino, ma prende vita da Bovino, un piccolo paese dalla tradizione millenaria che, nel corso dei secoli, ha saputo mantenere intatte le sue radici e la sua cultura. Il mio film parla proprio di questo, del sapersi godere appieno le cose più piccole e più belle della vita quotidiana. Una virtù di cui questo piccolo comune riesce a farsi portavoce con grande maestria…
E che, oggi più che mai, nell’epoca della pandemia (o speriamo, ‘post-pandemia’) dovremmo apprendere tutti noi.”. (M. M. Merli)