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‘Hallelujah’ il documentario su Leonard Cohen a Venezia 78

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Hallelujah, il nuovo documentario sul cantante Leonard Cohen, sarà acquistato a livello internazionale dagli specialisti di doc Dogwoof.

L’ultimo film di Dan Geller e Dayna Goldfine “Hallelujah: Leonard Cohen, a Journey, a Song” è prodotto dal premio Oscar Morgan Neville e Jonathan Dana, collaboratore di lunga data dei registi Geller e Goldfine (“The Galapagos Affair: Satan Came to Eden”).

Hallelujah racconta Leonard Cohen

Il film esplora la vita del poeta e cantautore attraverso la lente di quella che è probabilmente la sua opera più famosa, l’inno “Hallelujah”, che è stato ripreso innumerevoli volte da altri artisti nel corso degli anni.

“Hallelujah” sarà presentato in anteprima mondiale Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia il 2 settembre.

Venezia 78: una selezione internazionale

Anna Godas, CEO di Dogwoof, ha dichiarato:

Ognuno ha la sua versione preferita di Hallelujah.. Che si tratti di Jeff Buckley, John Cale, kd lang, Brandi Carlile o l’originale di Leonard Cohen, questo inno trascende i generi e le generazioni. Nelle abili mani di Dan e Dayna, utilizzando un’incredibile quantità di archivi mai visti prima e note personali della vita di Leonard,

abbiamo esplorato il genio di Leonard Cohen e la magia delle sue parole”.

Hallelujah un successo senza tempo

Approvato per la produzione da Cohen poco prima del suo 80° compleanno nel 2014 (l’artista è morto nel 2016), il film presenta una “profonda esplorazione” di “Alleluia” dalle sue origini e la sua scarsa accoglienza iniziale, alla sua resurrezione e influenza su altri artisti, che l’hanno aiutata a diventare una delle canzoni più riconosciute e venerate di tutti i tempi.

Il documento contiene interviste con Rufus Wainwright, Brandi Carlile, Judy Collins, Regina Spektor, Amanda Palmer ed Eric Church, tra gli altri, che hanno tutti registrato ed eseguito le proprie versioni della canzone. Altri intervistati includono la collaboratrice artistica di lunga data di Cohen, Sharon Robinson; John Lissauer, produttore e arrangiatore della versione originale di “Hallelujah”; la leggenda dell’industria discografica Clive Davis, e Larry “Ratso” Sloman, autore, ex giornalista di Rolling Stone e a lungo tempo intervistatore di Cohen, che condivide nastri inediti di interviste registrate con il cantante tra il 1974 e il 2005.

Inoltre, il Leonard Cohen Family Trust ha messo a disposizione dei registi quaderni, diari e fotografie personali inediti, filmati di performance e registrazioni audio e interviste estremamente rare.

L’accordo è stato negoziato tra Godas di Dogwoof e Paul Mayersohn di Surpin, Mayersohn & Coghill LLP per conto dei realizzatori.

Il film è stato montato da Goldfine, con Bill Weber e Geller. È stato prodotto da Dana, Neville, Michael Drews e Robin Sagon. Alan Light era consulente del produttore con Celeste Schaefer Snyder. John Lissauer ha fornito una colonna sonora originale. Hal Willner é produttore musicale e Rachel Fox ha fornito la supervisione musicale.

Il documentario è stato ispirato dal libro “The Holy or the Broken: Leonard Cohen, Jeff Buckley & the improbabile Ascent of Hallelujah” di Alan Light.

Fonte Variety

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