Disponibile in Italia dal 2 luglio 2021, su alcune piattaforme streaming*, distribuito da BIM Distribuzione, A cena con il lupo è l’adattamento del videogioco Werewolves Within (titolo originale, e decisamente più indicativo, del film), sviluppato da uno studio della Ubisoft.
A cena con il lupo | La trama
Finn Wheeler (Sam Richardson) assume l’incarico di ranger nel piccolo e sperduto paesino di Beaverfield. A fargli da Cicerone, la giovane postina Cecily (Milana Vayntrub), la quale sa tutto di tutti e non vede l’ora di condividere qualche indiscrezione con il nuovo arrivato.
«Qui qualsiasi cosa è opinabile.»
Una notte scoppia una terribile tormenta di neve, che fa saltare la corrente nelle case, costringendo l’eccentrica comunità a trovare rifugio nella locanda di Jeanine (Catherine Curtin). Nel frattempo, una creatura misteriosa inizia ad assalire animali e abitanti di Beaverfield, i cui generatori sono stati sabotati per impedire a chiunque di uscire dal paese.

Tra sospetti, paure e piani da sviluppare, i cittadini dovranno far fronte a qualcosa di inatteso e inarrestabile. Sebbene la loro unica via di fuga sia quella di lavorare insieme, riusciranno a mettersi d’accordo prima di essere eliminati in massa?
Un piacevole divertissement dal sapore antico
La pellicola diretta da Josh Ruben è un piacevolissimo divertissement, come se ne facevano un tempo, senza pretese, ingenti effetti speciali o serietà di sorta. L’ironia percorre il racconto dall’inizio alla fine, regalando alcune battute spassose e d’effetto.
La scrittura di Mishna Wolff non scade però nel prevedibile, ma anzi risulta brillante, dinamica e arricchita da colpi di scena. Tra la base fornita dal videogame e i riferimenti al cinema horror – e sono numerosi, sparsi qui e là man mano che la trama prosegue – A cena con il lupo affronta anche tematiche importanti, per quanto comuni possano essere.

Il motto “l’unione fa la forza” viene tirato in ballo dalla situazione di emergenza che si trova a vivere la comunità protagonista. Quest’ultima, a sua volta, è dettagliatamente resa dalla quantità (e dalla qualità) dei suoi componenti: ogni abitante del luogo esibisce una sua particolare personalità, a simboleggiare quasi tutta la gamma di caratteristiche che appartengono all’umanità.
Una mosca bianca nella piccola comunità di Beaverfield
Bisogna sempre tener presente che siamo dinanzi al ritratto di un piccolo microcosmo sociale, per cui le stesse abitudini, gli atteggiamenti e le azioni rispondono a una chiusura mentale piuttosto diffusa. Gli stereotipi contaminano il buonsenso, la generosità e la gentilezza diventano un fardello. Ecco perché c’è chi sceglie la via solitaria, la fuga, la violenza.
In un turbinio di gesti estremi, Finn rappresenta la mosca bianca, emblema della “brava persona”. Non a caso cita il mitico e amatissimo Mr. Rogers, portato sullo schermo da Tom Hanks in Un amico straordinario.
«Puoi essere gentile o puoi essere me.»
È lui (Finn) che guida – o che almeno tenta di guidare – i suoi verso la soluzione finale, e noi spettatori insieme a loro. Viene così a crearsi un’esperienza fruitiva molto simile a un giro sulle giostre.

Sam Richardson stars in “Werewolves Within.”
L’attenzione è costantemente stimolata, dal ritmo della narrazione, dalla colonna sonora ad hoc, dagli indizi che rimandano a quanto avverrà in seguito. A livello visivo, infine, buona parte della riuscita del progetto si deve alle suggestive location e alla varietà delle inquadrature.
*Sky Primafila, Sony, Amazon Prime Video, G-Play, Apple TV, Rakuten, Chili, Mediaset Infinity e Tim Vision
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