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‘Parigi, 13Arr.Les Olympiades’: Jacques Audiard racconta la vitale gioventù francese

Nel quartiere francese Les Olympiades si intrecciano storie, amori e vita quotidiana di tre ragazze e un giovane uomo

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Jacques Audiard,  tornato alla Croisette con il suo nono lungometraggio, Parigi, 13Arr. Les Olympiades, (passato in concorso al 74° Festival di Cannes), racconta un luogo (dove lui stesso ha vissuto), un contesto e una generazione, e firmando la sceneggiatura a due mani con la collega cineasta Céline Sciamma (Ritratto della giovane in fiamme) e con la sceneggiatrice Léa Mysius che conferiscono al film (almeno nelle intenzioni) uno sguardo meno mascolino/macho (tipico di molti ambienti/personaggi raccontati dal regista), ma certamente non meno esplicito nel raccontare sesso, bugie e social network.

Dopo una parentesi negli Stati Uniti, dove ha realizzato il western Les Frères Sisters, con Joaquin Phoenix, Audiard torna a raccontare la società attuale, in particolare uno spaccato della vivace gioventù francese, fra social, desiderio di affermazione e ricerca dell’amore, firmando il suo primo film in bianco e nero.

Fare cinema è intrattenere un rapporto con il mondo

Audiard è certamente uno dei registi e sceneggiatori francesi più amati e più premiati degli ultimi vent’anni. Per l’originalità e la varietà dei suoi film, capaci di allargare lo sguardo su mondi molto diversi, e raccontare storie difficili, mai scontate, con occhio estetico e narrativo attento e coinvolto, perché come lui stesso ha dichiarato in tante interviste «Il cinema è una maniera di intrattenere un rapporto con il mondo». Per questo molte delle sue sceneggiature sono storie d’iniziazione, dove è centrale la trasmissione fra generazioni, e dove sempre sono presenti il conflitto, l’amore, la violenza.

Già con i suoi primi film, nel 1994 alla Semaine de la Critique con Watch the Men Falling, nel 1996 con il Premio alla sceneggiatura per A Very Discreet Hero, conquista Cannes e il pubblico di tutto il mondo. Successivamente, nel 2001, prosegue il suo successo con Sulle mie labbra, candidato a nove Premi César, vincitore di tre premi (migliore attrice, miglior sceneggiatura e miglior sonoro), con Emmanuelle Devos e Vincent Cassel, e da Tutti i battiti del mio cuore (2005), con Romain Duris.

La sua definitiva consacrazione avviene con il Gran Premio della Giuria vinto a Cannes per Un Prophète nel 2009 (poi vincitore di nove Premi César e candidato all’Oscar come miglior film straniero), Un sapore di ruggine e ossa  (2012) e la Palma d’oro al 68º Festival di Cannes per Dheepan – Una nuova vita nel 2015.

Les OlympiadesParigi 13arr.

A Parigi 13, nel quartiere periferico Les Olympiades, formato da palazzoni altissimi come parallelepipedi – dodici torri residenziali ciascuna con il nome di una delle città che hanno ospitato i giochi olimpici e costruite lungo un’enorme spianata con il centro commerciale Pagode – si incrociano le storie di tre ragazze e di un giovane uomo. Camille, un insegnante afro-francese, cerca una stanza, ed Emilie, una ragazza cinese che lavora in un call center, gliela affitta. Fra i due nasce qualcosa. Ma Camille vuole essere libero, finché non incontra Nora, studentessa-lavoratrice che rimane, però, coinvolta in uno scandalo tramite video-porno, venendo scambiata per un’altra persona. Nora, a sua volta, è attirata da Amber, la vera ragazza che lavora sulle chat porno. I protagonisti del film sono amanti, talvolta amici, spesso entrambe le cose.

Il quartetto di attori che interpretano i protagonisti è formato da Noémie Merlant, Lucie Zhang, Makita Samba e Jehnny Beth, talenti della giovane generazione francese.

Audiard si riappropria di un quartiere in cui ha vissuto, esplorando la vita quotidiana, i sogni, la realtà lavorativa ed emotiva dei giovani. Ma anche il loro modo di vivere e pensare, oltre ad evidenziare il mélange etnico-culturale dei giovani francesi di seconda e terza generazione.

Les Olympiades, costruito per i giovani professionisti che si sperava venissero attratti dall’allora modernissimo complesso, dal 1975, specialmente nella sua estremità meridionale, ha attirato molto residenti vietnamiti e poi cinesi.

Qui per guardare il film su MUBI

Perchè Parigi, 13Arr è uno dei film francesi sul sesso più belli di sempre

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