‘JFK rivisited: Through the Looking Glass’ applausi al docu film di Stone

A Cannes 2021 Oliver Stone viene accolto da applausi alla prima del suo documentario JFK Rivisited: Through the Looking Glass alla sala Debussy.

Sono passati trent’anni da JFK – Un caso ancora aperto  in cui si analizzava quello che resta «l’omicidio più importante della storia americana».

JFK Rivisited: Through the Looking Glass le dichiarazioni di Stone

«Da quando ho girato il film molti documenti sono stati desecretati e la stampa americana non ha prestato alle possibilità che questi nuovi materiali offrivano nessuna attenzione» spiega alla platea.

Stone che, secondo Thierry Frémaux, raccoglie l’eredità del grande cinema classico americano, ha dedicato una parte importante della sua carriera al documentario (celebri le sue interviste a uomini potenti come Chavez o Castro e VladimirPutin), e anche qui ha lavorato sodo: per chi al termine della proiezione del film di due ore ancora non fosse soddisfatto, ha una versione di 4 ore con informazioni extra.

JFK Rivisited: Through the Looking Glass. Grande lavoro di archivio

Straordinaria la capacità di far parlare i materiali e creare collegamenti: la versione ufficiale – Oswald unico uomo a sparare, la verità della commissione Warren che fa acqua da tutte le parti, il “proiettile magico” che nella sua traiettoria entra ed esce dai corpi del presidente e del governatore del Texas – non convince Stone e non convince buona parte dell’America.

«È molto deprimente per la democrazia» conclude. «Ci vorrebbe un presidente con le palle per scoprire la verità».

JFK Revisited non cede alle teorie della cospirazione: si attiene ai fatti.

Il suo è un lavoro d’inchiesta e di ricerca rispettoso del compito e dei materiali da vagliare. Non ci sono rivelazioniclamorose, ma sicuramente la certezza che su ciò che accadde a Dallas nel 1963 sia stata creata una rete misteriosa di grandi falsità.

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