In concorso al Festival di Cannes,Petrov’s Flu è un racconto ambientato nella Russia post sovietica, diretto dal regista russo Kirill Serebrennikov. Nel cast: Chulpan, Khamatova Semyon Serzin Elene Mushkaeva.
Una giornata nella vita della famiglia Petrov durante un’epidemia di influenza rivela come, al di là delle placide apparenze, le cose possano prendere una piega fuori dall’ordinario. Lui è un artista di fumetti deluso dalla vita. Lei una bibliotecaria con una insolita tendenza: quella di uccidere uomini violenti.
PETROV’SFLU: Dal romanzo al film
The Petrovs in and around the Flu,romanzo dello scrittore Alexey Salnikov, è stato pubblicato nel 2016.
Ha vinto il National Bestseller Award, diventando in breve tempo un volume amato dalla critica e dai lettori. Lo stile insolito e il linguaggio vivace usato dall’autore hanno attratto il produttore Ilya Stewart, che ne ha opzionato i diritti.
“Il romanzo – ha aggiunto Serebrennikov – è così ricco di temi, motivi, argomenti e punti focali. Ed è strutturato come una sinfonia:
alcune trame emergono, alcune si dissolvono e altre continuano a ripetersi, come se fossimo bloccati dentro la mente febbrile del protagonista. Adoro tale struttura sinfonica”.
Altre dichiarazioni
Il regista ha poi dichiarato:
“Sono convinto che i film si girino da soli:
è il film stesso che sceglie ciò di cui ha bisogno e ciò di cui può fare a meno, inclusi gli attori che vi reciteranno.
Petrov’s Fluha “scelto” le persone giuste e credo che abbia messo insieme una squadra di grandi attori con cui è stato interessante lavorare. Per la parte di Petrov ho provinato diversi attori, ma la scelta finale è ricaduta su Semyon Serzin, attore e regista teatrale. Petrov è un osservatore, quasi un narratore. Chi lo doveva interpretare, era chiamato ad abbandonare la sua espressività per diventare poco appariscente, silenzioso, ordinario. Petrov rappresenta lo spettatore: è i nostri occhi, i nostri sentimenti, i ricordi della nostra infanzia… è spiritualmente molto maturo, ama suo figlio ed è un talentuoso fumettista. Ecco perché serviva un attore in grado di essere “caldo”, sensuale, dolce. senza che fosse necessariamente una star. Semyon è un grande artista e, per di più, ha una mentalità da regista: ecco perché è perfetto come Petrov“.
“Per me – ha concluso – Petrov’s Flu rappresenta il tentativo di far capire cos’è la Russia per tutti, condividendo i nostri ricordi d’infanzia, le nostre paure e le nostre gioie, dicendo al pubblico cosa amiamo e odiamo e cosa ci fa infuriare e cosa adoriamo, e mettendo in piazza la nostra solitudine e i nostri sogni.
Per il regista, dunque, un film sull’amore, fonte di felicità.