Una coppia di registi americani, in procinto di mettersi a scrivere, decide di stabilirsi sull’isola svedese di Fårö, luogo di vita e ispirazione di Ingmar Bergman. Il paesaggio arido e pietroso incorniciato dal Mar Baltico, il passato, l’intimità si sovrappongono-confondono con la sceneggiatura che i due registi stanno realizzando. Il loro rapporto ne uscirà inevitabilmente devastato e il confine tra realtà e finzione diverrà instabile.
Bergman island: alla ricerca ossessiva della verità
Girato sulla leggendaria isola di Fårö, seconda casa del cineasta svedese per vent’ anni, bloccato nell’uscita dalla pandemia, Bergman Island di Mia Hansen-Løve, primo film della regista in Inglese, approda direttamente a Cannes nel Concorso.
In Bergman Island il leitmotiv della cinematografia di Mia Hansen-Løve si espande e permea il racconto visivo a cui assistiamo: il concetto di perdita, trasfigurato in un sogno, un ideale, un amore, restituisce la necessità di aggrapparsi a una vocazione come via di fuga dallo smarrimento, dal dolore. La finzione diventa cartina di tornasole per catturare una verità cercata ossessivamente attraverso la macchina da presa dentro corpi, oggetti, luoghi.
Mia Hansen-Løve e il suo percorso visivo pluripremiato
Regista e sceneggiatrice francese, ha esordito nel lungometraggio con Tout est pardonné, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2007, vincitore del Premio Louis-Delluc, candidato ai premi César come miglior opera prima.
L’opera seconda, Il padre dei miei figli, ha vinto il Premio Speciale della Giuria della sezione Un Certain Regard del 2009. Nel 2016 Mia Hansen-Løve si aggiudica l’Orso d’argento al Festival di Berlino per Le cose che verranno.
Le dichiarazioni della regista
Hansen-Løve ha parlato con IndieWire di “Bergman Island” nel 2019, quando all’epoca aveva girato solo metà del film.
“C’è un film nel film. È complicato”
ha anticipato la regista.
“Ho girato la parte con Mia e Anders [Danielsen Lie] e Vicky , ne ho girata davvero metà, ma devo solo finirla. Sono così entusiasta di tornare a Fårö. Adoro essere lì così tanto. È come se fossi dipendente da quel posto. Ci vado diverse volte all’anno dal 2014. Quindi per me si tratta di finire questo film, ma in realtà anche solo di tornare dove lo stiamo girando“.
Il Cast
Vicky Krieps è stata scelta dalla regista per la sua straordinaria interpretazione in Phantom Thread di Paul Thomas Anderson. Tim Roth inizialmente non era parte del cast. Mia Hansen-Løve ha sentito che la sua fragilità fosse predominante per quel ruolo e lo ha introdotto nel film. Mia Wasikowska, lavorando al personaggio di Amy, ha ritrovato una innocenza nell’approccio alla recitazione che era esattamente ciò che la regista cercava.
Bergman Island verrà distribuito in Italia da Teodora Film.
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