Dopo il Pardo come migliore opera prima con “Tagliare le parti in grigio” al Festival di Locarno e un secondo film, “I passi leggeri”, selezionato in concorso in diversi festival internazionali, il regista Vittorio Rifranti torna sul set con la sua opera terza, “Ferite”, un noir psicologico prodotto dalla svizzera Independent Movie Productions in co-produzione con Cactus Production e LimeLine.
Il film ha come protagonisti Daniele Marcheggiani (Tracce di Follia) e Camilla Tedeschi (Miami Beach); la direzione della fotografia sarà affidata a Francesco Diaz. In questi giorni è iniziato un primo periodo di riprese del nuovo film tra il Lago di Lugano e Milano. Poi una breve pausa e ripartenza del set a settembre.
Ferite La trama
Emanuele è un regista teatrale di cinquantaquattro anni. Ha deciso di mettere in scena sotto forma di monologo “Netocka Nezvanova”,
il romanzo incompiuto di Dostoevskij.
Cerca una giovane attrice e la trova in Irene, forte e determinata ma allo stesso tempo fragile e insicura.
Emanuele custodisce un segreto: una stanza in cui celebra un culto costante nei confronti delle poche donne che ha amato, fra le tante che ha avuto. Non sappiamo dove siano quelle tre donne del suo passato, a ognuna delle quali è dedicata una parete piena di fotografie. E nemmeno sappiamo a chi potrà essere destinata
l’ultima parete libera, quella su cui Emanuele proietta le loro immagini.
Dove sono ora quelle donne? Nel frattempo, l’incontro con Irene attraversa il confine fra il lavoro e la vita e rende inquieto
Emanuele.
Lentamente Irene, senza saperlo, si avvicina a quella parete senza fotografie, che forse un giorno sarà piena delle sue immagini. Forse.
Ferite NOTE D’AUTORE
Ferite è la storia di Emanuele Dominici, un regista teatrale affermato di mezza età che vive
in una grande casa simile ad un labirinto e che nasconde un segreto in una delle stanze di
questa casa. Ha sempre vissuto da solo trovando nel lavoro le sue soddisfazioni, mentre la sua vita privata è rimasta nell’ombra. Attratto da giovani donne, ne ha avute molte nella sua vita, ma ne ha amate davvero poche e a queste poche, dedico un culto costante e
misterioso.
La storia che voglio raccontare è quella di un uomo che esprime la parte più
profonda di sé nel suo lavoro, ma che nello stesso tempo vive una vita parallela di cui
nessuno è a conoscenza.
Ma quando incontra Irene, l’attrice che ha scelto per il suo
spettacolo, la sua parte più segreta e quella pubblica si sovrapporranno e la vita di
Emanuele cambierà inesorabilmente.
Perché forse è vero che ogni uomo uccide ciò che
ama…
NOTE DI REGIA
Quando ho pensato a questa storia ho immaginato un film fatto di segreti inconfessati, di luci e di ombre, di ferite che provengono dal passato e possono ancora fare male.
Un film dove la luce non può nascondere le ombre e dove quello che viene detto è solo una parte della verità.