Anno: 2011
Distribuzione: 20th Century Fox
Durata: 94’
Genere: Commedia
Nazionalità: USA
Regia: Mark Waters
Non poteva essere scelta una stagione migliore per distribuire nelle sale italiane, a partire dal 12 agosto, un film capace di comunicare con leggerezza l’amore per gli animali, e chissà che I pinguini di Mr. Popper, fra una risata e l’altra, non riesca a far riflettere il pubblico sul fenomeno estivo dell’abbandono.
Tom Popper (Jim Carrey) è un uomo d’affari che vive a New York. Separato, i figli non ne vogliono sapere di trascorrere un fine settimana con lui, delusi dai sui atteggiamenti distanti a causa del lavoro. Quando a Popper viene recapitata una cassa con dentro nientemeno che cinque pinguini recupera con un sol colpo la stima del figlioletto Billy (Maxwell Perry Cotton) e dell’ex moglie Amanda (Carla Gugino). Ma i cattivi sono dietro l’angolo, infatti lo zoo di New York tenterà di portare via i pinguini a Popper, e allora tutta la famiglia metterà in atto una spettacolare strategia per riportali a casa.
Nel cast anche Angela Lansbury nel ruolo della severa signora Angela Van Gundy, che ostacolerà Tom Popper.
Ennesima commedia per il regista Mark Waters (La rivolta delle ex; Se solo fosse vero; Mean Girl), ma questa volta, complice la calma piatta cinematografica della stagione estiva e il formato famiglia di questa produzione 20th Century Fox, il risultato è più che buono.
Gli scettici, che storcono il naso davanti ad una pellicola sicuramente destinata ai multiplex, dovranno ricredersi questa volta, perché Jim “facciadigomma” Carrey è tornato, in forma smagliante, a farci sorridere, accompagnato da un gruppo di sei pinguini dai nomi pittoreschi (Capitano, Tontino, Urlacchia, Amoroso, Mordicchia e Puzzoso).
Piacevoli i dialoghi, curati da Sean Anders e John Morris , attenti all’attualizzazione attraverso l’utilizzo del linguaggio web e sms.
Insomma un film di buoni sentimenti adatto ad un pubblico variegato, in cui una famiglia spezzata si ritrova grazie all’amore per degli animali intelligenti, simpatici e teneri come i pinguini.
Francesca Tiberi