Taormina Film Festival chiude questa edizione con una serata presentata da Anna Ferzetti (vincitrice del premio Taormina Arte Award) e i tre direttori – Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia – e con un brano di Franco Battiato interpretato al pianoforte da Francesca Michelin, che riceve il premio Taormina Music Award.
Per la giura presieduta da Susanna Nicchiarelli vincono la manifestazione A Classic Horror Story per la miglior regia, Matilda De Angelis miglior attrice, Daniel Brühl miglior attore e Next Door miglior film.
Accanto ai lungometraggi in gara, dieci titoli fuori concorso. Il risultato della manifestazione rispecchia i propositi annunciati durante la conferenza stampa di apertura e la promessa di una rassegna per pubblici differenti è stata mantenuta. Questa 67° edizione ha presentato una selezione di opere che spaziano dal genere drammatico al thriller psicologico, dalla commedia leggera all’horror italiano.

I premi, in ordine di assegnazione
miglior regia a Francesco De Feo e Paolo Strippoli per A Classic Horror Story;
miglior attrice a Matilda De Angelis per Atlas;
miglior attore a Daniel Brühl per Next Door;
miglior film a Next Door diretto dall’attore tedesco.

I film che hanno gareggiato, in ordine di proiezione
Fractal di Rezvan Pakpour (Iran);
Honeymood di Talya Lavie (Israele);
Next Door di Daniel Brühl (Germania);
A Classic Horror Story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli (Italia);
Atlas di Niccolò Castelli (Belgio, Italia, Svizzera);
Long Day di Yumo Luo (Cina).

Accanto ai film in concorso, quattordici opere in anteprima
Boys di Davide Ferrario;
La terra dei figli di Claudio Cupellini;
Occhi blu di Michela Cescon;
Peter Rabbit 2 di Will Gluck;
Dreamhorse di Euros Lyn;
La signora delle rose di Pierre Pinaud;
Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non raccontano di Florestano Vancini;
Penguin Bloom di Glendy Ivin;
Summer of Soul di Questlove;
Black Widow di Cate Shortland.
Il commento della direttrice
A conclusione della manifestazione, la direttrice Alessandra De Luca dichiara a Taxi Drivers:
«Siamo contenti, perché abbiamo scelto i film con un criterio che era molto chiaro. Non tutti i film possono essere amati allo stesso modo, e questo fa parte del gioco. Ma noi siamo molto convinti dei criteri con cui abbiamo fatto questa selezione. E quindi molto soddisfatti della risposta di questi film. L’idea di mettere insieme diversi generi che possano andare incontro a diversi tipi di pubblico. L’idea di mettere tre direttori alla guida del festival è stata bellissima. Sembrerebbe difficile mettere insieme tre teste… ma in realtà è una tale ricchezza… e forse proprio perché siamo giornalisti lo sappiamo… il lavoro di redazione è preferibile al lavoro solitario […]. L’idea di lavorare insieme ad altre persone va secondo me perseguita anche negli anni a venire. Perché siamo stati troppo soli in questo periodo. E stiamo già pensando all’edizione successiva».
Tra gli altri riconoscimenti, oltre a quelli già citati, il premio Enit (Agenzia nazionale per il turismo) a Gianluca Jodice regista di Il cattivo poeta e il Taormina Cinema Award a Ferzan Özpetek, in occasione dei venti anni di Le fate ignoranti.