Inauguriamo una nuova rubrica del portale Taxidrivers.it: Mondo Indie, un viaggio all’interno della cinematografia indipendente di genere, che ci porterà ad entrare in contatto con corti e lungometraggi, autori e produzioni indipendenti, italiani o internazionali.
Iniziamo con due cortometraggi che, in modo assolutamente differente l’uno dall’altro, si traducono in un accorato omaggio, dei rispettivi registi-autori, al cinema anni ’70 e ’80, poliziottesco o horror, che sia.
Straight to Hell (2011) è l’ultima produzione video di Trinity Production, casa di produzione indipendente dietro cui si nasconde il recidivo Alberto Donati, di cui abbiamo già avuto modo di parlare sulle pagine di Taxidrivers per alcuni dei suoi lavori precedenti (Trinità… e fu tempo di fagioli western, 2007; Massacro sulla collina, 2009).
Linea guida dei precedenti lavori fiction di Donati è sempre stata la sua enorme passione, e la conseguente mira citazionista, verso il cinema “che fu”, come lo stesso regista lo definisce: quello dei nostri registi artigiani che condizionarono, nel bene e nel male, l’evoluzione stessa dei generi. Va da sé l’accostamento ad autori, come Tantino e Rodriguez, che proprio su questa mania di disseppellire cadaveri cinematografici hanno costruito la propria fortuna.
Straight to Hell viaggia a stretto contatto con uno dei tanti titoli dedicati da Rodriguez al personaggio di El Mariachi. Danny (Andrea Guidazzi), come Antonio Banderas, cammina solitario con un borsone che penzola dal pugno fermo, mentre la colonna sonora, anch’essa ‘70ies, aiuta “l’acclimatazione”. Uno strano interrogatorio all’interno di uno spazio buio: Danny racconta al suo oscuro inquisitore la storia di una rapina andata a male, organizzata anni prima da lui e dal suo clan di cani arrabbiati (un pugile, un meccanico, un avvocato, e un’avvenente lap dancer, di cui l’uomo era innamorato). Come d’obbligo nella banca vola qualche colpo, uno dei rapinatori viene colpito, un altro fa fuori un poliziotto. La fuga è d’obbligo e nella frenesia degli eventi, Danny riesce a sparire coi soldi, fregando i suoi compari. La felicità, però, dura molto poco: l’uomo viene arrestato, dopo aver ben nascosto il malloppo. In carcere non farà mai il nome degli altri rapinatori, ma, una volta uscito, li contatterà uno a uno per saldare i conti.
L’alternato ritmo tra i distesi momenti dello strano interrogatorio e quello più accelerato delle storie raccontate, che prendono vita, è una scelta riuscita; così come quella di raggruppare un gruppo di ottimi caratteristi (tra nuovi e vecchi volti del cinema di Alberto Donati).
La trama è semplice e lineare, ma sfocia in un finale grottesco e ironico (altro punto irrinunciabile dei cortometraggi di Donati), che fa luce sulla reale identità dello sconosciuto inquisitore. Il cast si arricchisce della partecipazione straordinaria, nei panni di una sexy segretaria, di Luce Caponegro, in arte Selen, di cui Donati ha da poco firmato un video musicale, che la vede nei panni di dj. L’importante mix sonoro è affidato a Mecco Guidi.
Three – Pensieri malvagi (2011) di Matteo Muzi è un cortometraggio senza storia: tre eventi inspiegabili avvolgono altrettanti giovani sventurati. I personaggi sono solo accennati, il regista autore non racconta alcunché a loro riguardo, non cerca di imbrigliare il pubblico strutturando un coriaceo meccanismo di immedesimazione.
Il tutto potrebbe rapportarsi ad un gioco, utile solo ad omaggiare, nel giro di 15 minuti, alcuni dei film e dei registi horror che il giovane Muzi sembra aver scelto come suoi numi tutelari.
E proprio ad un gioco infantile lo stesso regista pare voler legare il tutto, addossando la colpa dei fatti di sangue, come nelle migliori tradizioni, ad un bambino, o meglio, alla sua sfrenata fantasia. Un altro personaggio di cui ci viene celato persino il volto, ma i cui disegni sembrano prendere vita, nelle tre scene orrorifiche, o addirittura affatturare la vite di tre giovani realmente esistenti, macchiandole di un nero indelebile. Tutto qui, ma all’interno di questo “poco”, c’è tempo per omaggiare il gore di Lucio Fulci e L’esorcista (1973) di William Friedkin, agglomerando il tutto con accenni ad una cinematografia più contemporanea (The Ring di Gore Verbinsky, 2002).
Il cortometraggio, realizzato in collaborazione con Studio 13, è un momento di sano divertimento del suo autore, coinvolgente e condivisibile. Di certo sarebbe auspicabile, per i futuri lavori, un maggiore impegno nella costruzione di una trama più articolata.
Luca Ruocco
Straight to Hell
Regia: Alberto Donati
Con: Andrea Guidazzi, Silvia Nicosia, Roby Rani, Luigi Distaso, Mirko Pagliarini, Alessandro Baldassarri
Sceneggiatura: Alberto Donati
Anno: 2011
Durata: 22’32’’
Nazionalità: Italia
Three – Pensieri malvagi
Regia: Matteo Muzi
Con: Mario Polizzi, Barbara Perotti, Michele Ferlito,
Sceneggiatura: Matteo Muzi
Anno: 2011
Durata: 15’57’’
Nazionalità: Italia
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