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‘The Con-Heartist’strappa risate ed applausi al FEFF23

La commedia tenera ed irriverente sul senso di onestà che non ti aspetti.

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The Con-Heartist, film tailandese del 2020 diretto dal giovane regista Mez Tharatorn, ha incantato e intrattenuto la platea del Visionario di Udine, che ospita in questi giorni la 23a edizione del Far East Film Festival. Davanti ad pubblico, costantemente divertito dalle goffe trovate e dal precario castello di carta fatto di bugie e raggiri, “il re della truffa” e i suoi complici tentano l’impossibile: ingannare per dare una lezione d’onestà. Il paradosso è servito su un piatto d’argento.

Il poster del film The Con-Heartist con il cast al gran completo. Da sinistra, Kathaleeya McIntosh, Pongsatorn Jongwilak, Thiti Mahayotaruk, Pimchanok Leuwisetpaiboon e Thiti Mahayotaruk.

Il disastro perfetto

Ina (Pimchanok Leuwisetpaiboon) è una ragazzina frustrata, coperta da un ingente debito contratto a seguito di un prestito fatto a Petch (Thiti Mahayotaruk), quello che lei credeva l’amore della sua vita, un giovane dal sorriso perversamente accattivante e dai modi seducenti, che per tutta risposta l’abbandona alla prima occasione per adescare la prossima vittima dal ricco portafoglio.

Da una scena del film, il giovane Petch, amante di donne ricche e della velocità su quattro ruote.

Ina sopravvive, non cerca vendetta, fino a quando oggetto del tentativo di un ulteriore raggiro. Tower (Nadech Kugimiya), un trentenne aitante dal ciuffo fascinoso che sfreccia su una fiammante cabrio bianca, tenta di portarle via quei pochi centesimi che le sono rimasti. Memore del precedente inganno e stufa di passare sempre per la sciocca raggirabile, sventa il tentativo e, ricattandolo, incastra a sua volta il malfattore coinvolgendolo in una truffa complessa ai danni di Petch. Il piano dovrebbe assicurarle il recupero dei suoi soldi, il saldo dei debiti e completa soddisfazione. La trama ha tutti gli ingredienti per tramutarsi nel disastro perfetto, vista la complessità del piano.

Da una scena del film, Tower e Ina danno il via al loro piano maldestro.

Il “personaggio” invisibile

Il cast diligentemente selezionato funziona alla grande. Anche i complici di Ina e Tower, la signora Nongnuch (Kathaleeya McIntosh), ex-insegnante di Ina alla disperata ricerca di denaro per pagare le rate del suo Pajero in odore di pignoramento, e Jone (Pongsatorn Jongwilak), “fratello maggiore” ed amico di lunga data di Tower, nonché esperto “contabile” delle innumerevoli truffe pianificate dai due, convincono nei rispettivi ruoli di esca e uomo d’affari. Ma il regista ha un asso nella manica. Aggiunge al cast un ulteriore personaggio, presente e tuttavia sempre invisibile. La componente sonora in tutte le sue forme, siano esse spezzoni musicali à la Michael Jackson, che enfatizzano le azioni maldestre dei protagonisti, onomatopee disparate, che sottolineano il possibile imminente fallimento del piano, o gli effetti sonori speciali, magistralmente sparpagliati nell’arco di tutto il film, dona alla commedia toni cartooneschi, che la rendono adorabile.

Da una scena del film, Jone e la sua imitazione degli iconici passi di danza a la Michael Jackson.

Lo stile cartoonesco

L’effetto cartoon presente nel film si estende dalla musica anche ai personaggi, grazie al saggio uso di una cinematografia che con primi piani prolungati sottolinea la plasticità di corpi e volti. A questo proposito, non si può non segnalare la scena in cui Tower, al volante di una Ferrari dal valore inestimabile e con Petch al suo fianco che lo incita a schiacciare l’acceleratore, raggiunge e supera i 200 chilometri orari e dalla paura di schiantarsi e dover ripagare un tale gioiello gli occhi si capovolgono esattamente come succede nei cartoni animati. E come dimenticare Samson (Chantavit Dhanasevi), il direttore dell’albergo al centro della truffa e amico di Petch che viene spedito dalla cricca in vacanza premio in Russia per togliere di mezzo lui e il pertugio dei suoi incisivi, che lo rendono campione di sputacchio esagerato e disgustoso. Un personaggio animato non avrebbe saputo fare di meglio.

Da una scena del film, Tower nell’intento di spiegare le dinamiche del piano. Sarà lui il lupo cattivo?

La morale

Come ogni film che si contraddistingue per qualità, di fondo, c’è sempre una lezione morale sulla quale riflettere. Ci si aspetta che, se al centro della trama c’è una truffa, gli attori in gioco incarnino le vittime, pecore indifese, ed un carnefice, il lupo cattivo. In questo caso, invece, i ruoli non sono chiari e qui sta la bontà del film. Tutti sono (apparentemente ed occasionalmente) buoni e cattivi, pecore in grado di belare e lupi in grado di scappare con il bottino. I valori morali di tutti vacillano davanti a una montagna di contanti. La bramosia per così tanti soldi fa commettere errori (im)perdonabili. Avere fiducia dei propri amici, che per natura sono truffatori, è impensabile e sciocco. Dar loro fiducia anche davanti a un tradimento è da sciocchi e rende fragili. La disonestà vince. I giochi sono fatti. Ogni tassello è posizionato nel posto giusto, eppure chi “vince”, alla fine dei conti “perde” tutto. Proprio tutto? Ci si chiede, tuttavia.

The Con-Heartist

  • Anno: 2020
  • Durata: 128'
  • Distribuzione: Catchplay
  • Genere: commedia
  • Nazionalita: Tailandia
  • Regia: Mez Tharatorn
  • Data di uscita: 24-June-2021