L’Accademia del cinema italiano partecipa alla grande festa delle Notti Bianche del Cinema, con uno speciale tributo a Dario Argento, il maestro italiano del brivido. L’evento è ideato e curato da Alice nella Città, nell’ambito del progetto #solocinema.
Le Notte d’argento sarà una maratona di cinque titoli scelti personalmente dal regista fra i suoi capolavori e film della tradizione horror che hanno contribuito a far sviluppare il suo originale stile.
La maratona inizierà il 2 luglio, introdotta da una speciale presentazione video di Dario Argento e proseguirà anche il 3 luglio, con un intervento del regista.
L’intero programma dell’evento sarà proiettato in 70 sale di 25 diverse città in tutta Italia.
Da L’uccello delle piume di cristallo a Opera
I titoli scelti da Dario Argento, fra la sua filmografia, sono L’uccello delle piume di cristallo (1970) con Sam Dalmas, Profondo rosso (1975), Suspiria (1977) e Opera (1987). Inoltre il regista ha scelto anche L’uomo leopardo di Jacques Tourneur (1943).
Un omaggio, quello delle Notte d’Argento, che arriva in un momento di grande impegno per il maestro. Dario Argento, impegnato sul set del suo nuovo film Occhiali neri.
Ma nella sua vita non c’è solo la regia, infatti, ha da poco debuttato come attore protagonista nel film Vortex di Gaspar Noé, che sarà presentato al Festival di Cannes.
Le parole del Maestro
“L’uccello dalle piume di cristallo è il mio primo film, l’ho realizzato con molta serenità senza pormi fini particolari e invece alla fine è stato il primo titolo italiano ad arrivare in cima alla classifica degli incassi negli Stati Uniti.”
Con queste parole Dario Argento ricorda il suo debutto alla regia, avvenuto con un film che ha fatto scuola.
Profondo rosso è invece l’opera che ha consacrato Dario Argento come vero autore cinematografico, film indimenticabile anche per la musica dei Goblin.
Suspiria è il film che ha avuto più successo all’estero, con un grande lavoro sulle luci, i colori e gli attori.
“Opera lo considero uno dei miei film più riusciti, anche per gli effetti speciali artigianali che trovo molto belli, in un’epoca in cui non si usava ancora il digitale.”
L’uomo leopardo è il lungometraggio che ha segnato i primi passi di Dario Argento dietro la macchina da presa. Il Maestro del brivido, quando vide il film di Jacques Tourneur, fu colpito dall’eleganza dello stile e l’uso delle luci.