‘Luca’ l’estate italiana della Pixar targata Enrico Casarosa
Luca di Enrico Casarosa è finalmente disponibile sul grande schermo. Il nuovo film Pixar racconta la storia di un giovanissimo mostro marino che arriva a Portorosso insieme al suo nuovo e inseparabile amico.
Disponibile su Disney+ e in arrivo nelle sale il 25 aprile, Luca è il film Pixar diretto dall’italiano Enrico Casarosa.
La pellicola è ambientata in territorio italiano, quello dell’infanzia del regista. Ed è proprio questo elemento a dare quel qualcosa in più a un film che, con il marchio Pixar resta come sempre una certezza. E poi quale miglior modo per celebrare l’estate italiana?
Il film di Casarosa, come si può evincere dal titolo, ruota intorno a un personaggio: Luca. Luca è un giovanissimo mostro marino. E come tutti i ragazzini della sua età è curioso e attratto da quello che c’è oltre il mare. La sua famiglia, però, cerca di tenerlo lontano da quello che definiscono “un mondo pericoloso”. E a Luca non resta che continuare a sognare. Questo finché non incontra Alberto, un altro mostro marino, suo coetaneo che, a differenza del protagonista, vive gran parte della sua vita sulla terra. Deciso a saperne di più Luca lo segue ritrovandosi di fronte a un mondo nuovo e sconosciuto, ma al tempo stesso interessante e da scoprire.
Luca e l’Italia nella Pixar di Enrico Casarosa
Con Luca è la prima volta che l’Italia diventa protagonista assoluta in un film Pixar. Il piccolo Luca vive la sua vita nel mare di fronte alla Liguria e, nel momento in cui riemerge dalle acque, veniamo immersi all’interno di Portorosso. L’infanzia del regista Enrico Casarosa gioca un ruolo fondamentale nella descrizione, anche e soprattutto visiva, dell’intera storia. Ma a colpire veramente sono tutti quegli elementi, quasi di contorno, non essenziali per lo sviluppo della vicenda, ma che dimostrano un’attenzione particolare e uno studio preciso e accurato. Dal “santino” di Mastroianni alle locandine dei film dell’epoca, passando per le abitazioni, le piazze e i nomi delle vie. Per non parlare, naturalmente, della mitica Vespa, coprotagonista a tutti gli effetti del lungometraggio.
Non il classico film Pixar
Il tratto inconfondibile della Pixar in Luca è celato da diversi elementi. Indubbio è il disegno e la rappresentazione visiva in generale, ormai inconfondibile. La struttura, però, della narrazione alla quale il pubblico è affezionato sembra andare quasi controcorrente (un po’ come Luca stesso che cerca di andare controcorrente rispetto alla sua vita) rispetto ai titoli precedenti. Abituati alle invenzioni di sempre, e in particolar modo degli ultimi film Pixar, sembra quasi che Luca sia un film semplice, scontato e banale. Errore! Sicuramente siamo di fronte a un film diverso dagli altri ed è altrettanto vero che si tratta di un film con una storia e una struttura più lineare e semplice da seguire, per tutti. Ma questo non significa che si tratti di un titolo semplice, anzi. Come ormai ci ha insegnato la Pixar è bene guardare oltre e non lasciarsi convincere dalle apparenze.
Tanti insegnamenti e tanti riferimenti
Non fermarsi alle apparenze è anche l’insegnamento più grande che un film come Luca vuole dare a grandi e piccini. Luca sceglie di non fermarsi alle apparenze, ma lotta per affermarsi. Lotta per difendere un’amicizia che vale davvero tantissimo. Lotta per arrivare a quella Vespa che rappresenta il traguardo più grande, prima di imbattersi nella scuola e nella conoscenza. E da ogni parte apprende una lezione, sia essa diretta o indiretta.
Ma al pari degli insegnamenti ci sono anche i riferimenti. In Luca non mancano le strizzate d’occhio al cinema, ad autori e classici senza tempo. Dal più banale La sirenetta, anche lei attratta irrimediabilmente dal mondo degli umani, al più recente La forma dell’acqua dove l’incontro tra umano e creatura marina dà vita a una vera e propria avventura. Ma sono anche tanti altri, più nascosti i riferimenti.
Da Morandi a Bennato: la musica di Luca traina il film Pixar
Raccontare l’Italia, ma soprattutto l’italianità in maniera indiretta in un film come questo non era un compito semplice. Ma Enrico Casarosa ci è riuscito anche grazie alla sapiente scelta della musica. Si parte da Il gatto e la volpe di Edoardo Bennato per arrivare a Viva la pappa col pomodoro di Rita Pavone. Il tutto passando per Fatti mandare dalla mamma di Gianni Morandi. Una scelta particolare che ben si lega al periodo “imprecisato” in cui è ambientato Luca.
Un’estate animata come non si è mai vista. Con un pizzico di commozione finale che non guasta mai.