IprofumidiMme Walberg è un film del 2019 di Gregory Magne.
Il film è stato recentemente rilanciato su Raiplay. Vi basterà iscrivervi gratuitamente per vederlo.
I profumi di Mme Walberg: la trama
Guillaume sta divorziando, è in trattativa per l’affido della figlia e deve traslocare. Il suo lavoro come autista sembra essere l’unica certezza, soprattutto dopo esser diventato lo chaffeur personale di Madame Walberg, “naso” e profumiera di alto livello, nonché creatrice di una leggendaria fragranza di Dior. I due sono agli antipodi ma a poco a poco s’incoraggeranno a vicenda per riprendere in mano la loro vita. Quella che diventa, pian piano, la loro amicizia è una composizione che associa gli opposti… proprio come i profumi!
I profumi di Mme Walberg: un mondo sensoriale
Il cinema francese si distingue sempre per un forte legame con il mondo sensoriale.
Qui è il connubio con il potere evocativo dei profumi ad essere in primo piano in una classica commedia romantica.
Nel suo secondo film il regista Grégory Magne dirige Emanuelle Devos ( attrice per Bellocchio e Audiard) e Grégory Montel (Chiami il mio agente) in una storia fresca e delicata. Loro sono rispettivamente Anne Walberg creatrice di profumi e Guillaume Fàbre autista per Vip.
I due s’incontrano per lavoro ed è l’inizio di un’ amicizia che unisce due persone molto diverse. Riservata e poco portata ai contatti sociali lei, intraprendente e scaltro lui.
Si parte dalla descrizione del loro ambiente mostrando come appartengono ad universi opposti anche socialmente.
Entrambi ovviamente si arricchiranno a vicenda incastrando e compensando le reciproche mancanze in un’ evoluzione della storia in questo senso abbastanza prevedibile.
“Nel mezzo della notte, ci facciamo domande; quando nulla dice più di sì; cerchiamo un angelo, desideri, profumi, miscele”.
Le parole di una canzone di Gaëtan Roussel, autore della colonna sonora del film, s’inseriscono nella narrazione.
Madame Walberg usa il naso per “sentire” chi le sta accanto. Questa sua estrema sensibilità è però un grande limite. La vincola a mantenere sempre una certa distanza e a non lasciarsi mai andare completamente.
La aiuterà ad aprirsi il suo chauffeur, che, dopo la separazione con la moglie, deve recuperare il rapporto con la figlia Léa (Zéli Rixhon) .
I temi
Il tema dell’ amicizia è infatti più importante ne “I profumi di Madame Walberg“, senza necessariamente ripiegare sulla svolta “sentimentale”, ed è proprio questo che funziona nel Film. Ci viene sicuramente da pensare a pellicole come Green Booko A spasso con Daisy, (ma senza la potenza comunicativa di questi titoli) dove il rapporto autista-passeggero supera ogni barriera e si trasforma in un sincero e confidenziale legame fatto di complicità. Ogni incontro è motivo e occasione di discutere, anche con umorismo, su rapporti, temi sociali, differenza tra uomo e donna, successo e malinconia di ciò che è ormai trascorso.
Altro tema portante è infatti quello del Tempo, un tempo proustiano il cui ricordo è affidato ai sensi. Le reminiscenze di momenti lontani sono affidate, come la madeline di Proust, alla forza evocatrice dei sensi. È grazie a loro che veniamo catapultati nel tempo perduto e immersi completamente in rimembranze che sembrano di nuovo attuali.
Sta qui la delicatezza del film che crea empatia con i due personaggi interpretati con convinzione da Emanuelle Devos e Grégory Montel.
Il trailer
I profumi di Mme Walberg
Anno: 2020
Durata: 1h40'
Distribuzione: Satin Film
Genere: commedia
Nazionalita: Francia
Regia: Gregory Magne
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