Tra i film in programma alla Berlinale Summer Special c’è l’ultimo lavoro di Ryusuke Hamaguchi, Guzen to sozo (Wheel of Fortune and Fantasy). Come per il resto della sua opera, la duplicazione e il rispecchiamento dei personaggi femminili risultano ancora temi centrali. Non sarebbe fuori luogo fare un’analogia letteraria e, se si considerassero i suoi due film precedenti (Happy Hour e Asako I & II) come romanzi, questo nuovo lavoro potrebbe essere descritto come una raccolta di racconti.
Il film è prodotto da Neopa e Fictive ed al Festival di Berlino 2021 è stato premiato con l’Orso d’argento, Gran Premio della Giuria.
Wheel of Fortune and Fantasy: la trama
I tre episodi, che ruotano ciascuno attorno a una donna, sono a loro volta suddivisi in tre movimenti, come un brano musicale. Raccontano storie di un triangolo amoroso inaspettato, una trappola di seduzione fallita e un incontro che deriva da un malinteso.
La frammentazione enfatizza la narrazione e la messa in scena squisitamente organiche. Sebbene la maggior parte dell’azione si svolga in un unico spazio e coinvolga solo due attori, Wheel of Fortune and Fantasy non si avvicina mai al teatro filmato. Non solo a causa della scrittura, ma anche per la nozione di una temporalità più complessa in ogni episodio, che nel finale si avvicina alla fantascienza. I momenti a cui assistiamo si cristallizzano in toccanti destini universali segnati da scelte, rimpianti, inganni e coincidenze. Sono loro i veri protagonisti del film.
Il regista
Dopo essersi laureato all’Università di Tokyo, Ryusuke Hamaguchi ha lavorato nell’industria cinematografica per alcuni anni prima di entrare nel programma di specializzazione cinematografica presso l’Università delle Arti di Tokyo. Il suo film di diploma, Passion, è stato proiettato al Festival di San Sebastian nel 2008. La sua opera di 317 minuti Happy Hour è stata presentata in anteprima a Locarno ed è stata proiettata in numerosi festival cinematografici. Asako I & II è stato selezionato per il concorso a Cannes nel 2018. Ha anche scritto la sceneggiatura di Wife of a Spy di Kiyoshi Kurosawa, che ha vinto il Leone d’argento a Venezia nel 2020.