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Berlinale

‘Beans’ il coming of age sulle famiglie indigene

Il film è il primo lungometraggio della regista Tracey Deer

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Una ragazzina Mohawk è al centro di Beans, film di Tracey Deer, in concorso per Generation Kplus alla Berlinale Summer Special.

Di cosa parla Beans

Il suo nome è Tekahentahkhwa, ma tutti la chiamano Beans. Piena di fiducia, la dodicenne Mohawk persegue il suo sogno di essere accettata nella rinomata Queen Heights Academy. Tuttavia, con lo scoppio della crisi dell’Oka in Quebec, Canada, nell’estate del 1990, il suo mondo viene sconvolto. I media sono pieni di notizie sulla lotta del popolo Mohawk per i suoi diritti e le sue proteste pacifiche si scontrano con la violenza razziale. Di fronte a tutto questo, Beans si impegna ancora più appassionatamente nella lotta del suo popolo – specialmente quando subisce l’influenza di April, una tenace ragazza più grande della sua comunità.

Le parole della regista

La scrittrice e produttrice televisiva di lunga data (Mohawk Girls, Anne With An E) ha vinto il TIFF Emerging Talent Award al Toronto International Film Festival 2020 con il suo Beans. Il film è, come accennato, una straziante e necessaria storia di coming-of-age ambientata sullo sfondo della crisi dell’Oka in Quebec nel 1990. Tracey Deer ha vissuto il brutale stallo del governo con due comunità Mohawk che protestavano per l’espansione di un campo da golf sulla loro terra sacra. E ha scritto molte delle sue esperienze nel personaggio di Tekehentahkhwa.

Ho voluto fare il regista da quando avevo 12 anni

Così inizia a raccontare il film, aggiungendo che: «Ho anche vissuto la crisi dell’Oka quando avevo 12 anni. Sia il sogno di essere una regista che l’idea di raccontare un giorno [questa storia] sono iniziati 30 anni fa. Ed eccomi qui. Finalmente ho fatto quel film».

Beans alla Berlinale Summer Special

Un coming-of-age, come detto, quello che Tracey Deer ha diretto. Intervallato da filmati d’archivio, Beans inequivocabilmente politico racconta una storia di emancipazione personale e sociale.

Disegnato con sensibilità, alternativamente delicato e crudo, il film della Deer è una testimonianza commovente e importante.

Ispirato alla sua infanzia, Beans è il primo lungometraggio della scrittrice e regista Tracey Deer. Uno sguardo rinfrescante sulla vita dei giovani e delle famiglie indigene, raccontato con straziante onestà. Il film porta la consapevolezza dell’oppressione e della discriminazione che gli indigeni continuano ad affrontare 30 anni dopo. Puntuale e toccante, Beans è un potente promemoria della resilienza, della bellezza e dell’amore che le comunità indigene possiedono.

Trailer

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