Sarà il regista rumeno Radu Jude il protagonista di Popoli Reloaded, iniziativa organizzata dal Festival dei Popoli. Il regista, vincitore quest’anno dell’Orso d’Oro al Festival di Berlino, parteciperà a questo particolare evento. Il festival internazionale del film documentario, per celebrare la riapertura delle sale, ha, infatti, deciso di “riaprire” dal 15 al 18 giugno 2021 al cinema La Compagnia di Firenze. E lo farà con una selezione dei film di Jude e una masterclass in presenza del regista.
Popoli Reloaded nel dettaglio
Popoli Reloaded nasce per la valorizzazione dell’archivio del festival. Un patrimonio a rischio deperibilità e deterioramento, attualmente al centro di un progetto di digitalizzazione e promozione, che vede coinvolti Mediateca Toscana – la biblioteca multimediale specializzata sul cinema e i linguaggi della comunicazione visiva di Fondazione Sistema Toscana – la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana e Regione Toscana. È ingente il patrimonio filmico raccolto dal Festival dei Popoli in oltre sessant’anni di attività, oggi arrivato a comprendere oltre 15.000 titoli tra documentari e opere audiovisive di varie tipologie e supporti.
Grazie a questo progetto e alla prossima applicazione di programmi informatici di ricerca avanzata, PHRemix, realizzati in collaborazione dell’Università degli Studi di Pisa, l’archivio del Festival dei Popoli, all’interno di Mediateca Toscana, è quindi tornato a essere consultabile. Ed è a disposizione di studiosi, esperti, professionisti dell’audiovisivo, scuole, per finalità di studio, ricerca e rielaborazione creativa delle immagini.
Il programma di Popoli Reloaded
Il programma presenta una selezione di 18 documentari divisi per sezioni: Romania Facing the Past: il cinema di Radu Jude (a cura di Roberto Manassero in collaborazione con Accademia di Romania); Diamonds are Forever, film dall’archivio del Festival dei Popoli (a cura di Daniele Dottorini); Doc Explorer, la sezione sperimentale del Festival; Lo splendore della vita: il cinema di Tizza Covi e Rainer Frimmel (a cura di Daniela Persico in collaborazione con Forum Austriaco).

Chi è Radu Jude
Classe 1977, Radu Jude è oggi tra le voci più interessanti della cinematografia contemporanea. L’omaggio a lui dedicato presenta sei dei suoi film. Tra questi Aferim!(2015), western in bianco e nero ambientato a metà del XIX secolo, affresco crudo e dissacrante di un paese in trasformazione (15/06) e The Exit of the Trains, sui pogrom contro la popolazione ebraica durante l’invasione nazista (16/05). Poi ancora il corto The Marshall’s Two Executions (2018) sulla fucilazione del generale Ion Antonescu e The Dead Nation(2017) in cui le magnifiche fotografie del ritrattista Costică Acsinte scorrono in parallelo ai testi del medico, scrittore e poeta ebreo Emil Dorian (16/06). E poi il geniale I Do Not Care If We Go Down in History As Barbarians (2018), commedia nera sul rimosso collettivo di un’intera nazione e Uppercase Print, straniante indagine sulla polizia segreta del regime di Ceausescu.
Momento clou dell’omaggio la masterclass con Radu Jude il 17 giugno al cinema La Compagnia, evento organizzato in collaborazione con l’Accademia di Romania in Roma.
La selezione di Popoli Reloaded
Tra i fiori all’occhiello di Popoli Reloaded la selezione dall’archivio del festival che consta di oltre 15 mila titoli con Diamonds are Forever. In programma Out of The Present di Andrei Ujică (1994). E poi Le Souvenir d’un Avenir di Chris Marker e Yannick Bellon (Francia, 2001), un viaggio nel tempo attraverso le immagini della straordinaria fotografa Denise Bellon. Infine, Ulysse di Agnès Varda (Francia, 1982) e The Mesmerist di Bill Morrison (USA, 2003).
Chiude la quattro giorni di film la prima italiana di Notes From The Underworld di Tizza Covi e Rainer Frimmel (2020), documentario che ripercorre le vite romanzesche del cantante da taverna Wienerlied Kurt Girk e del suo amico gangster Alois Schmutzer.
Il video-trailer di presentazione