Il cuore di Udine è pronto ad aprire le porte alla nuova edizione del Far East Film Festival (FEFF). Da 23 anni, la rassegna cinematografica incarna ormai la vetrina italiana di maggior rilievo internazionale per la presentazione delle migliori pellicole del cinema orientale presenti sul mercato.
Il format
Dopo l’inevitabile decisione di rendere esclusivamente virtuale l’appuntamento del 2020 pur di non farlo slittare a seguito della pandemia da COVID-19, quest’anno la direzione del festival ha deciso di offrire un format ibrido, che coniughi le attività del Festival sia in presenza sia su piattaforma digitale.
L’anteprima internazionale del film di spionaggio Cliff Walkers ambientato nell’estremo nord della Cina degli anni ’30 diretto dal regista cinese Zhang Yimou, noto ai più per aver diretto nel 2016 il suo primo film in lingua inglese The Great Wall con Matt Damon, darà il via al concorso.
Da una scena del film Cliff Walkers di Zhang Yimou, pellicola con cui si aprirà il FEFF 23.
Il tema: Moving forward/andare avanti
Il cinema, e non solo quello orientale, dopo essere stato sopraffatto (thrown down) dalla tragedia della pandemia, ha saputo istintivamente rialzarsi ed andare avanti (move forward). Con questa visione in mente, il graphic designer Roberto Rosolin ha creato ancora una volta il volto del festival, descritto come
“Il volto del futuro. Il volto di una ragazza che comincia un nuovo viaggio alla guida di una vecchia Volvo, lasciandosi tutto dietro le spalle e andando avanti. Moving forward! Dal buio all’alba.”
Il poster della 23a edizione del Far East Film Festival di Udine realizzato da Roberto Rosolin.
Il programma
Saranno proiettate ben 63 pellicole proveniente da 11 paesi tra cui Cina, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, Malesia Taiwan, Thailandia, Indonesia e, per la prima volta, Myanmar e Macao. Il programma è strutturato attorno a 6 anteprime mondiali, 11 internazionali, 22 europee e 21 italiane, che saranno proiettate in massima sicurezza dalla mattina alla sera nelle tre sale del Visionario e nelle due sale del Cinema Centrale di Udine. La novità di quest’anno è l’aggiunta dell’Arena, location all’aperto che accoglierà ben 400 spettatori nei giardini del Visionario stesso.
Le fil rouge, che collega i 46 film in concorso, i 6 documentari, i 2 classici restaurati e i 2 focus del Festival, è quella di portare sul grande schermo l’idea del “provare a vincere” nello sport come avviene nelle 4 pellicole dedicate alla boxe, Blue (2021) del regista giapponese Yoshida Keisuke, One Second Champion (2020) del regista di Honk Kong Chiu Sin-hang, Underdog: Part One e Part Two (2021) entrambi del regista giapponese Take Masaharu; sulla disabilità nell’anteprima mondiale di Zero to Hero (2021) di Jimmy Wan, un biopic che racconta la vita e le difficoltà affrontate dal pluripremiato atleta paraolimpico So Wa Wai.
Da una scena del film Zero to Hero di Jimmy Wan.
Il terreno dei sentimenti nell’attesissimo Madalena (2021), primo film macanese della storia del FEFF in anteprima mondiale della regista Emily Chan, come pure l’incubo dei pregiudizi del melodramma Midnight Swan (2020) del regista di origini giapponesi, ma nato e cresciuto in Brasile, Eiji Uchida diventeranno teatro del desiderio di rivincita. La riscossa è il tema centrale anche del blockbuster cinese The Eight Hundred (2020) di Guan Hu, che racconta la resistenza estrema di 800 soldati cinesi nella battaglia di Shanghai durante la seconda guerra sino-giapponese.
Da una scena del film Madalena di Emily Chan, che racconta l’incontro di due immigrati, che s’incontrano a Macao e sperano di sopravvivere ad un passato vendicativo e torbido.
Il premio e la giuria
La giuria, composta dal critico cinematografico Angel Sala, dall’esperto della distribuzione filmica Mike Hostench e dall’autore di fumetti Igor Tuveri, premierà la miglior opera prima della sezione ufficiale del concorso con il Gelso bianco, premio istituito nel 2018 in occasione del ventennale della manifestazione.
Gli omaggi ad Eddie Garcia e Yoon Jong-Bin
La sezione Focus del Festival omaggerà l’attore e regista filippino Eddie Garcia, scomparso improvvisamente a 90 anni nel 2019 in un incidente sul set del suo ultimo film. Considerato uno dei maestri della sua generazione ed artista più produttivo di tutta l’Asia, onore di cui non si è mai fatto vanto, Garcia ha recitato in 659 film e diretto 37 pellicole nei suoi 70 anni di carriera. Il FEFF 23 celebrerà la sua leggenda con 4 lungometraggi ed il cortometraggio Shadows di Raymond Red, premiato a Cannes con la Palma d’Oro come Miglior Cortometraggio nel 2000.
L’attore e regista filippino Eddie Garcia scomparso nel 2019 a 90 anni.
Altrettanto spazio sarà dato al cinema coreano del regista Yoon Jong-Bin, che ha diretto il pluripremiato dramma The Unforgiven nel 2005.
Il FEFF 23 in TV e on tour
Se da un lato il Festival continua la partnership con Rai 4 per promuovere in televisione il “made in Asia” cinematografico nel rodato ciclo Missione: Estremo Oriente, dall’altro la collaborazione con la Tucker Film consentirà al Festival di andare on tour e raggiungere 20 sale della nostra penisola, dove saranno proiettati l’acclamato finalista agli ultimi Academy Award come Miglior Film Internazionale Better Days (2019) del regista di Hong Kong Derek Tsang, IWeirDO di Lyao Ming-Li, il già Orso d’Argento all’ultima edizione online della Berlinale Wheel of Fortune and Fantasy (2021) del regista giapponese Hamaguchi Ryusuke e l’action movie Shock Wave 2 (2020) del regista di Hong Kong Herman Yau ed interpretato dall’attore Andy Lau.
Da una scena tratta dal film IWeirDO di Lyao Ming-Li.
Gli eventi correlati
Nella cornice del festival non mancherà il FEFF Campus, la scuola di giornalismo del Festival diretta dal giornalista australiano Mathew Scott, che anche quest’anno formerà (online) dieci nuovi giovani selezionati come veri talenti della critica cinematografica.
I Fab 10 del FEFF Campus, che lo scorso anno sono stati selezionati per partecipare alle lezioni di Mathew Scott ed hanno avuto l’opportunità di intervistare registi come Derek Tsang e Liao Ming-yi e di conoscere da vicino la sezione industry del Festival.
Dal 30 giugno al 2 luglio, si terrà Ties That Bind, workshop di formazione dedicato alla coproduzione di progetti tra Asia ed Europa; dal 16 al 18 giugno, invece, il Focus Asia consentirà di organizzare incontri individuali online tra professionisti dell’industria cinematografica e i più importanti distributori e produttori asiatici, che condivideranno informazioni utili su opportunità di coproduzioni internazionali. A tutto ciò si aggiungono la sezione Far East in progress, che è la prima ed unica piattaforma europea dedicata ai film asiatici in post-produzione, la nuova sezione Second Hand Market ed un fitto calendario di webinar, che saranno tutti da scoprire.
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