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Prime Video Film

Chick Fight, la recensione della commedia su Prime

La commedia al femminile ispirata a Fight Club in esclusiva su prime video

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Chick Fight è una commedia action al femminile esclusiva di Prime Video. Il film è un ibrido tra il Fight Club di Fincher e Karate Kid. Con protagonista Malin Åkerman, affiancata da Alec Baldwin e Bella Thorne, Chick Fight offre uno spettacolo coreografico, fatto di scazzottate in rallenty e luci colorate, creando un’atmosfera quasi pulp, portando con sé però grosse fragilità, soprattutto nella storia, che non riesce ad avere un’identità chiara.

Chick Fight: la trama del film

Anna Wyncomb (Malin Åkerman) è nel periodo più faticoso della sua vita: la madre è morta da poco, gestisce un bar che non le rende abbastanza, tanto da non riuscire più a pagare le rate della macchina, e sul piano sentimentale non ha rapporti da mesi. Una sera, a seguito di un incidente, le va a fuoco il locale. Essendo in difficoltà economiche, non si era potuta permettere un’assicurazione. Si ritrova perciò senza un lavoro e nessuna prospettiva per il futuro.  Per aiutarla ad affrontare le fatiche della vita, l’amica poliziotta Charleen (Dulce Sloan) decide di invitarla a un fight club clandestino per sole donne. Tra le socie del club, fa la conoscenza dell’agguerritissima Olivia (Bella Thorne) che prova piacere nell’umiliare le altre partecipanti. Tra le due nasce velocemente un astio, che sfocerà in una sfida sul ring. Olivia è però la combattente più forte del club e Anna non avrebbe nessuna speranza contro di lei; anzi, teme di farsi spaccare qualche osso. Per questa ragione decide di mettersi in contatto con l’allenatore Jack Murphy (Alec Baldwin), il quale accetta di trasformarla in campionessa.

Uno sguardo interessante

Paul Leyden, alla direzione del suo secondo film, ma con il fisico già temprato da 17 episodi della serie tv Cleaners, propone uno sguardo sicuramente non autoriale, o particolarmente innovativo, ma che riesce a intrattenere, con qualche trovata interessante. La maggior parte dei combattimenti di Chick Fight sono enfatizzati da un rallenty senza sbavature e la composizione dell’inquadratura è sempre pulita, per quanto semplice. Riesce a osare con i movimenti di camera, senza apparire ostentato, proponendo anche dei long take (brevi piani sequenza) che accompagnano lo spettatore in un’ambiente che altrimenti risulterebbe claustrofobico. L’uso delle luci, su toni sgargianti, riesce a dare più colore alle scene e a enfatizzare meglio le emozioni dei personaggi. Nulla di visionario o particolarmente memorabile, ma sicuramente uno sguardo più interessante per un genere, quello della commedia, che spesso viene rappresentato in maniera banale.

Un film senza identità

La forza delle commedie è però nella scrittura e, purtroppo, la più grande fragilità di Chick Fight sta proprio nella sceneggiatura. Infatti, non è chiara l’identità del film: in alcuni momenti sembra che voglia suggerire tematiche sul female empowerment, che però stonano con il titolo Chick Fight (lotta tra pollastre). Si potrebbe pensare a una commedia goliardica o parodistica, però i toni e il ritmo sono più vicini a quelli di una commedia sentimentale. Ma soprattutto, il motivo per cui il film risulta poco chiaro nel suo svolgimento, è la mancanza di un senso concreto nelle azioni della protagonista. Anna si fa trascinare da eventi che non hanno una reale connessione coi suoi problemi personali, muovendosi verso obiettivi che hanno poca rilevanza nella sua vita, e finendo per risolvere i suoi veri bisogni nel finale, con soluzioni estratte dal cilindro all’ultimo secondo.

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Chick Fight

  • Anno: 2020
  • Durata: 97 min
  • Distribuzione: Prime Video
  • Genere: Commedia, Azione
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Paul Leyden