FESTIVAL DI CINEMA

L’ora di Cinema chiude tra gli applausi

Grande successo per il Festival curato da Paola Pedrazzini, presieduto da Marco Bellocchio

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Oltre 3000 studenti delle scuole secondarie da tutta l’Italia hanno seguito la prima edizione de L’ORA DI CINEMA, il Festival di Cinema per la Scuola organizzato da Fondazione Fare Cinema –presieduta da Marco Bellocchio e diretta da Paola Pedrazzini- in collaborazione con il Liceo Classico Melchiorre Gioia di Piacenza presieduto da Mario Magnelli, nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MiC e MIUR. Sito ufficiale

L’Ora di Cinema le dichiarazioni e gli incontri

Questa prima edizione del Festival ci riempie di orgoglio – spiega Paola Pedrazzini, Direttrice della Fondazione Fare Cinema e Curatrice del Festival – con migliaia di studenti coinvolti, seppur in modalità digitale, abbiamo creato dei momenti significativi di confronto e di crescita”.

Tanti gli stimoli offerti agli studenti dai Maestri del cinema e dai critici cinematografici che hanno animato il ricco programma dell’iniziativa incentrato sul tema della figura del padre, a partire da cinque film tutti del 2020 – Padrenostro di Claudio Noce, Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, Sorelle Macaluso di Emma Dante, Miss Marx di Susanna Nicchiarelli e Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo – a cui si affianca il capolavoro del 1965 di Marco Bellocchio, I pugni in tasca.

Oltre alle proiezioni, i ragazzi hanno potuto incontrare i registi intervistati dai critici cinematografici Gianni Canova, Stefano Francia di Celle, Enrico Magrelli, Alberto Pezzotta e Anton Giulio Mancino.

Tutti i registi hanno direttamente o direttamente offerto ai ragazzi l’esempio e il consiglio di “andare sempre avanti”, seguendo le proprie inclinazioni e passioni… in particolare Giorgio Diritti ha spronato ad essere “protagonisti delle scelte, cercando spazi anche dove non ci sono!”, “Non aspettate che altri vi riconoscano”!

La figura del padre a L’ora di Cinema

Spunti inediti sulla figura del padre anche nella lezione di Anton Giulio Mancino su I pugni in tasca a cinquantasei anni dall’uscita di uno dei maggiori capolavori del cinema mondiale.

Secondo Mancino c’è ancora tanto da dire su questo film. “A distanza di oltre mezzo secolo, l’effetto di questo fulmine cinematografico a ciel sereno appare sempre più emblematico….

La prefigurazione del Sessantotto allora alle porte, oggi alla spalle, non è che un attribuzione di comodo per un oggetto lungi dall’essere stato completamente identificato come I pugni in tasca”.

Fondazione Fare Cinema prosegue ora la sua densa attività estiva con il Bobbio Film Festival e i corsi di alta formazione cinematografica, auspicando di poter nel 2022 replicare il format del Festival L’Ora di Cinema (sperando di poterlo fare in presenza). www.fondazionefarecinema.it

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