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L’amore in Estate ’85 di François Ozon. La recensione
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2 anni agoon
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Ilaria PivaSu Mubi il film del regista francese François Ozon, Estate ’85 (Été ’85), è stato presentato nella selezione ufficiale della quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, dove ha vinto il premio del pubblico BNL.
Proiettato virtualmente al Festival di Cannes e al TIFF 2020, Été ’85 è un coming of age che riporta al centro temi cari a Ozon come l’empatia, l’attenzione ai particolari e l’amore per il cinema.
Estate ’85 vede tra i protagonisti Félix Lefebvre e Benjamin Voisin, nei panni rispettivamente di Alexis e David. Nel cast spiccano Valeria Bruni Tedeschi (la madre di David), Melvil Poupad (il professore di Felix), Isabelle Nanty (la madre di Alexis), Philippine Velge, (Kate la ragazza che scombussolerà la storia).
Il film, distribuito in Italia da Academy Two e sceneggiato dallo stesso Ozon, è nelle sale dal 3 giugno 2021.
La trama di Estate ’85
Durante le vacanze dell’estate 1985 a Le Tréport, in Normandia, il sedicenne Alexis (Félix Lefebvre) prende in prestito una barca a vela per fare una gita, cade in mare e viene salvato dal diciottenne David (Benjamin Voisin).
Quella che inizia come una dolce avventura estiva tra due adolescenti pieni di vita si trasforma rapidamente in un amour fou fatto di promesse inverosimili e lotte artificiose.
Se a tutto questo si aggiungono i modi possessivi di Alexis e il comportamento eccentrico di David, allora questa storia d’amore è destinata a finire in tragedia.
La narrazione inversa di Ozon
Estate ’85 è tratto da Dance on My Grave di Aidan Chambers, uno dei primi romanzi a presentare l’omosessualità in una luce positiva.
La storia è piena di suspense ed intrigante come i precedenti lavori di Ozon. Il regista è un grande fan del raccontare le storie nell’ordine inverso, e lo spettatore apprende presto, tramite flashback, come finisce il racconto.
Il film procede mentre Alexis descrive nel dettaglio il proprio coinvolgimento. Dopo essere stato catturato dalla polizia per un motivo misterioso, il ragazzo è incoraggiato dal suo insegnante di letteratura Lefèvre (Melvil Poupaud) a scrivere della sua esperienza, come forma di catarsi personale.
La presenza degli anni ’80
Sebbene Estate ’85 possa inizialmente far pensare ad un paragone con Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino e Il talento di Mr. Ripley di Anthony Minghella, il film di Ozon è simile a questi titoli solo in termini di estetica.
La Normandia del 1985, girata in pellicola Super 16, è ripresa in modo straordinario dal direttore della fotografia Hichame Alaouie.
Ci sono i toni predominanti del blu, dell’arancio e del giallo che rendono icastica l’atmosfera dei film di quel periodo.
Il lungometraggio si apre con In Between Days dei Cure e introduce perfettamente alle atmosfere di amore e dolore che il racconto attraversa.
La colonna sonora immerge lo spettatore nel passato, come la scena della ballata in solitaria Sailing, di Rod Steward, con il walkman nelle orecchie che richiama il momento cult de Il tempo delle Mele.
Quindi si susseguono come sottofondo musicale Depeche Mode, The Smiths, The Cure, Rod Steward. Ogni brano è un tassello perfettamente inserito al momento giusto.
La caratterizzazione dei personaggi
A differenza di Chiamami col tuo nome, l’omofobia dell’epoca non passa inosservata. In uno dei momenti più eclatanti del film, la polizia tenta di sedare una rissa tra David e un gruppo di ragazzi del posto che lo hanno provocato con un insulto omofobo.
Entrambi i protagonisti hanno le loro naturali reazioni emotive all’amore e alla perdita, scoraggiate dalla società, suggerendo il motivo per cui sviluppano ossessioni per il rischio e la morte.
Le performance sono tutte molto forti, soprattutto considerando alcune delle caratterizzazioni più enigmatiche, che a volte aiutano e altre volte ostacolano la narrazione. È il caso di Kate (Philippine Velge), la ragazza che sconvolgerà il rapporto tra i due protagonisti.
Alexis e David sono individui completamente diversi. Il primo è il timido che cerca di trovare la sua strada nel mondo. Il secondo è il ribelle temerario che non ha paura di guidare come un matto sulla sua moto e crede nel vivere la vita in modo imprevedibile.
Col passare del tempo, Alexis e David sono molto più che semplici amici. Fanno molte cose insieme come andare alle feste, ai parchi divertimento e in spiaggia. Alexis proviene dalla classe operaia, è appassionato di storia e letteratura. Inizia a lavorare nel negozio di famiglia di David dove conosce l’esuberante madre (Valeria Bruni Tedeschi). La madre di David prende in simpatia Alexis. Quella di Alexis (Isabelle Nanty) nota che è diventato meno insicuro da quando ha incontrato David.
Una notte, i due salvano un uomo ubriaco che rischia di annegare in spiaggia. Ossessionati dalla morte, dopo una serata divertente, i ragazzi si fanno una promessa: chi dei due rimarrà in vita dovrà ballare sulla tomba dell’altro.
Conclusioni finali
Ozon è tornato con un racconto di formazione; in questa storia ha plasmato le sue esperienze sul libro già esistente di Chambers. Nel film si ritrovano temi ed elementi tecnici cari al suo cinema. Non è un classico teen movie ma un vero e proprio romanzo di crescita che partendo dall’adolescenza va verso qualcosa di molto più complesso e profondo.
L’unico ostacolo di Estate ’85 è il sembrare un racconto diviso in due parti scollate: la prima descrive in dettaglio una spensierata storia d’amore estiva; la seconda le ricadute quando il periodo magico volge al termine.
La parte finale rompe in modo eccessivamente brusco l’equilibrio della prima e crea una sorta di frattura nella narrazione.
Estate ’85 è un film che attira diverse nicchie di pubblico: gli appassionati dei cinema francese, la comunità LGBTQ+, i nostalgici degli anni ’80 e infine i fan delle storie d’amore adolescenziali.
È un film agrodolce, che ci fa rivivere non solo le gioie e i dolori dei primi amori, ma anche quella sensazione effimera di incontrare qualcuno in grado di segnare per sempre le nostre vite.