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MioCinema

The Waiter – quando il nuovo cinema greco incontra il thriller

In esclusiva su MioCinema l'esordio del greco Steve Krikris, tra cinema d'autore e suggestioni di genere

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Dal 4 giugno in esclusiva sulla piattaforma MioCinema arriva The Waiter, scritto, prodotto e diretto dall’esordiente Steve Krikris. Un film d’autore che si innesta nella corrente del nuovo cinema greco ma si contamina con suggestioni di genere tutt’altro che scontate. Dando vita a un thriller esistenziale che è anche un interessante scavo psicologico.

The Waiter: Trama

La vita piatta, abitudinaria e quasi maniacale di Remos (Aris Servetalis), solitario cameriere di Atene, viene stravolta quando il suo vicino di casa sparisce. Al suo posto compare un individuo inquietante (Yannis Stankoglou) che sostiene di esserne amico ma che, probabilmente, è il diretto responsabile della sua scomparsa. È solo l’inizio di un mistero che ben presto coinvolgerà Remos in prima persona, tra donne sconosciute (la Tzina di Chiara Gensini), triangoli amorosi ed efferati delitti.

Uno sguardo congelato

Inizia come da copione, The Waiter. Perfettamente immerso in quella new wave greca che ne condiziona ritmo, sensibilità ed estetica. È proprio dal suo sguardo raggelato, fatto di inquadrature fisse, composizioni geometriche e gusto per i dettagli che si fa strada, infatti, la storia di Remos (Servetalis, già volto per Yorgos Lanthimos in Alps). Una vita vissuta nella medesima schematicità, sezionata con lo stesso sguardo impersonale, in una ordinarietà ai limiti dell’ossessione. Eppure l’opera prima di Krikris – un passato da regista di spot pubblicitari – non si accontenta di adagiarsi nella comfort zone di un cinema già codificato. Proprio come il suo protagonista è da quegli schemi che l’autore cerca invece di uscire, dando vita a una vicenda imprevedibile e inaspettata.

L’irrompere del genere

Partendo da un fatto di cronaca avvenuto a New York nei tardi anni 80, il regista greco porta l’azione nell’Atene di oggi facendo irrompere il genere nelle logiche del cinema d’autore ellenico. Mentre la macchina da presa diventa mano a mano più mobile e instabile, seguendo la trasformazione di Remos da osservatore ad attore di una storia più grande di lui, il film si tramuta così a sua volta in un ibrido anomalo e interessante.
Tra sprazzi di cinema noir e sparuti ma intensi inserti onirici a minare il tessuto di una realtà ordinaria, The Waiter diventa così, lentamente ma inesorabilmente, un thriller psicologico dal sapore esistenziale.

Il ritratto di un uomo e di un Paese

E se nella sua ricerca di unicità il film di Krikris a volte inciampa su se stesso, incapace com’è, talvolta, di dosare uno stile che rischia di farsi manieristico, poco importa. The Waiter resta comunque un’opera in grado, attraverso pochi, significativi elementi, di tratteggiare una personalità e un mondo alla deriva. Una realtà abitata da individui terribili e grotteschi (l’uomo senza nome, quasi una parodia del serial killer Jeffrey Dahmer), o, nel migliore dei casi, da osservatori passivi che nascondono la paura sotto uno spesso strato di apatia. Il perfetto ritratto di una società disillusa ma ancora in grado, forse, di fare la cosa giusta. In nome di qualcuno o qualcosa.

The Waiter

  • Anno: 2018
  • Durata: 95'
  • Distribuzione: Lucky Red, MioCinema
  • Genere: Drammatico, thriller
  • Nazionalita: Grecia
  • Regia: Steve Krikris
  • Data di uscita: 04-June-2021

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