Blue Miracle di Julio Quintana è il nuovo film per famiglie disponibile su Netflix dal 27 maggio: una produzione Third Coast Content, Endeavor Content, Mucho Mas Media, Provident Films e Reserve Entertainment.
È un viaggio catartico in cui l’elemento dell’acqua attraversa le vite meno fortunate di alcuni ragazzi di strada che hanno trovato una nuova famiglia a Casa Hogar e nel loro padre acquisito, Papa Omar.
Blue Miracle di Julio Quintana: la trama
Omar (Jimmy Gonzales) e Becca (Fernanda Urrejola) gestiscono Casa Hogar, una casa-famiglia situata a Cabo San Lucas, Messico. Quando un tremendo tifone danneggia drammaticamente l’abitazione e la banca non accetta più di far credito ad Omar, una insolita opportunità arriva in loro soccorso.
Omar e quattro ragazzi della Casa, accoppiati fortuitamente al capitano di barca Wade (Dennis Quaid), incasinato e sull’orlo del fallimento, partecipano alla celebre gara di pesca organizzata localmente da Bisbee. Alla squadra che pesca il marlin più grande, un premio in denaro che risolverebbe tutti i loro problemi.
Per Hollywood, Wiki, Geco (Anthony Gonzalez, la voce originale del Miguel di Coco) e Moco, i quattro protetti di Papa Omar, sarà un viaggio promettente, e una vittoria sulle sconfitte della vita.
Guarda il trailer di Blue Miracle.

Una storia per famiglie di ispirazione religiosa
L’intenzione divulgativa del film è dichiaratamente religiosa, perché ispirata alla storia vera di Omar e Rebecca, iniziatori della reale Casa Hogar de Cabo San Lucas. L’impegno profuso da Papa Omar rimane un’onesta ispirazione che Julio Quintana evidentemente deve ai suoi studi di teologia e alla guida di Terrence Malick con cui ha collaborato per le pellicole più mistiche della sua carriera: The Tree of Life (2011) e To The Wonder (2012).
Si giustifica così il linguaggio family-friendly per cui si può godere del film dal divano di casa. Infatti, malgrado l’ambientazione, assolata, accecante, le frequenti inquadrature aeree e i campi lunghissimi sull’acqua, non si esce dalla piacevole dimensione familiare.
Contemporaneamente, Blue Miracle di Julio Quintana presenta, in una prospettiva realistica ma discreta, temi delicati quali quello dei ragazzi di strada: orfani di armi, droga e disumanità, così numerosi in Messico. La sequenza di apertura, che incalza a precedere il protagonista, mentre abbraccia un suo protetto e scappa dalla strada e dal male, è quanto di più poetico Quintana sia riuscito a realizzare.

La filosofia sincera dei protagonisti
I migliori filosofi in circolazione, per Quintana e Chris Dowling, co-sceneggiatore del film, sono proprio loro, quei ragazzi e i loro moniti si rivolgono soprattutto ai padri della barca.
La figura del padre “àncora” sorregge uno scambio di Omar e Wade, tra i più struggenti del film. La battaglia continua tra due modelli diversi agli occhi dei ragazzi senza padre, riguarda il senso di responsabilità.
Ho già avuto il mio marlin. Credo che farò l’àncora per un po’.
Omar è messo di fronte a una scelta delicata, quando gli viene proposto di imbrogliare per arrivare comunque alla conquista di un premio. Il suo gesto di rifiuto potrebbe aprire una lunga riflessione sul valore dell’integrità agli occhi dei ragazzi, a scapito della garanzia di non doverli rimettere sulla strada.
Certamente, mentre racconta di genitorialità, Blue Miracle di Julio Quintana, è anche un film sulla pesca. Chi non avesse la minima competenza al riguardo potrebbe trovarsi vagamente contraddetto dalla sequenza di recupero di questo marlin gigante, che pare piuttosto un parto, generatore di vita e di vittoria. E proprio il set della barca, la ristrettezza di questo spazio, svela una narrazione meno riuscita e meno verosimile.
Senza grosse risate senza fiumi di lacrime: ci lascia la voglia di estate e magari ci si imbarcherà proprio per scoprire Casa Hogar de Cabo San Lucas. Comodamente dal nostro computer a questo sito.